Sedici racconti che sono un invito a (ri)scoprire l’anima ambientalista di una metropoli in perenne e contraddittoria lotta con l’inquinamento, tra alberi soffocati dallo smog, palme in piazza Duomo e ambiziosi boschi verticali, con le foglie a nascondere le terrazze dei vip. Ma il filo rosso, anzi verde, passa inevitabilmente anche attraverso la memoria: ogni autore racconta la Milano di oggi, ma soprattutto quella di ieri. Così capita di ricordare e ridere, commuoversi, fermarsi a pensare. In un libro la Milano inaspettata di parchi e giardini E il ricavato delle vendite sarà destinato alla Croce Verde Chi l’ha detto che Milano è tutta grigia? Secondo gli autori raccolti nel “Libro verde Natale a Milano”, antologia curata da Fiorenza Pistocchi (Neos Edizioni, 15 euro), sotto la Madonnina trionfa il colore dei parchi, dei giardini, delle aiuole che si fanno faticosamente spazio tra i nastri d’asfalto. Ma anche dei vecchi tram, delle fontanelle pubbliche (i draghi verdi), del tappeto dei biliardi nei vecchi bar dell’Ortica e persino del Subbuteo, calcio in miniatura che faceva sognare i milanesi prima dell’invasione dei videogame. Una Milano che non c’è più, o che forse c’è ancora ma che noi non siamo più abituati a vedere, distratti come siamo dallo smartphone e impauriti dalla pandemia.Verde speranza, dunque, ma pure verde come gli asparagi, le mele e le erbette di campagna, ingredienti di un menu natalizio d’autore, con ricette di Carlo Enrico Venturi.
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