Una lettera ironica e divertente di Renato Besana pubblicata da Libero che può essere sottoscritta da tutti noi.
“Egregio assessore Granelli, come lei m’insegna, l’esempio vale più di cento discorsi. Non per niente, Pence, Netanyahu e Biden hanno deciso di vaccinarsi in diretta tivù, così da indurre all’emulazione anche i connazionali più restii e dubbiosi. Non le chiediamo di fare altrettanto, ma di contribuire altrimenti al contenimento dei contagi. Qualche giorno fa, nel bel mezzo della buriana natalizia, lei aveva consigliato di muoversi per gli acquisti in bicicletta o in monopattino, ovviamente elettrico. Benissimo: è questo il mezzo che lei dovrebbe utilizzare con entusiasmo. Da parte nostra, le assicuriamo che un nostro cronista, più giovane e performante di chi scrive, la seguirà lungo il percorso, così da informare i lettori di Libero. Purtroppo, causa zona rossa, si potrà girare per negozi soltanto oggi e domani, un tempo comunque sufficiente alla buona riuscita dell’impresa. Il nostro consiglio è di sbrigarsi, per evitare le possibili piogge previste dalle meteo: sull’asfalto bagnato, le ruotine dal diametro di una spanna e larghe un niente hanno una tenuta vicina allo zero. Non le chiediamo di sfidare il pavé di corso Genova, di recarsi nella cartoleria carinissima che si trova in una traversa di corso Italia o di farsi sfiorare dall’autobus 94 lungo via Molino delle armi. Scelga lei, a patto però che compri qualcosa di adatto all’occasione, diciamo un paio di scarpe, un maglione, un piattino natalizio di porcellana decorata, qualche libro e qualche dolce, in confezione regalo con tanto di sacchetto col fiocco rosso. Tutto questo lo dovrà tenere in una mano, perché l’altra le servirà per stringere il manubrio. E via, dal centro fino a una delle periferie dove vive la maggior parte dei milanesi, compresi quelli che pretendono di muoversi con la propria automobile, forse perché poco scolarizzati e incolti. In alternativa, se teme di non esser in perfetto equilibrio, potrebbe caricarsi sulle spalle una gerla e riempirla di regali, come la Befana che vien di notte. Non c’è altra soluzione: un contenitore stile rider non sarebbe abbastanza capiente. In ogni caso, anche se non vorrà fare per noi la prova monopattino, le auguriamo egualmente un Natale sereno (come a tutti i nostri lettori, di cuore).”
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E’ evidente anche ad un aborigeno australiano* che le strade di Milano sono strette. Ed è per questo che hanno voluto allargare i marciapiede, per stringerle ancor di più. Ed è per questo che hanno voluto testardamente scimmiottare altre città nord europee e dare via libera ai monopattini elettrici. Lo hanno fatto per poter dire che le auto sono pericolose per i monopattini, le biciclette, le nonne, le mamme antismog, le carozzine, i piccioni e le povere lucertole. Così di fatto impedendone il loro utilizzo in città: come previsto dal PAC approvato dal comune lunedi scorso. Un grazioso regalino di natale per tutti i milanesi. Naturalmente il ciarliero Sala si è guardato bene dall’informare i sudditi meneghini di cosa gli capiterà nei prossimi anni. Sempre che venga rieletto.
* riteniamo molto improbabile l’assunzione dell’aborigeno da parte di AMAT.