Se un pessimo quinquennio si vede da una nevicata
Ieri Sala ha dato, sui social, il peggio di sé. È apparso rinunciatario, amareggiato, privo di armi per affrontare 20 cm di neve. Duro coi cittadini, sprezzante con l’opposizione era di fronte al suo più grande fallimento: l’ordinaria amministrazione. Il Sindaco se la prende con chi chiede il sale, con chi si lamenta della neve, con chi vorrebbe una città che si muove. Ma soprattutto se la prende con chi vorrebbe una macchina comunale iperefficiente. E questo dovrebbe spaventarci. Molto. Il perché ce lo spiega il Consigliere del Municipio 7 Franco Vassallo:
“La settimana scorsa Maran ha avuto la geniale idea di annunciare l’affidamento del verde pubblico a MM. L’idea è quella di battere i privati in efficienza e costi. E lo strumento è sempre quello: prendere quella che un tempo era un gioiello della corona dell’amministrazione virtuosa ed efficiente di Milano, che due amministrazioni di sinistra hanno reso un coacervo di compiti ingrati e competenze mancanti, e sobbarcarla dell’ingrato compito di far sembrare un bravo amministratore Sala.
Lo schema è lo stesso che ha portato a togliere le case popolari ad Aler, per portarle “in casa”. Il risultato lo sappiamo tutti: una voragine nei conti e degli inquilini inferociti. Il motivo è di facile comprensione: non è vero che fare le cose con mezzi propri sia sempre più conveniente. Saper fare dei lavoretti di pronto intervento casalingo non ci rende dei carpentieri, essere dei grandi studiosi non fa di noi dei tecnici e saper fare con efficienza tunnel per la metropolitana non rende degli amministratori di condominio provetti. O degli esperti di verde pubblico.
Il punto è critico: più il Comune fallisce nell’amministrazione, più la sinistra espande le sue competenze. Più Milano va in crisi (economica, sociale, identitaria), più la sinistra ne distrugge le basi: mobilità ridotta, efficienza sparita ed ora un assalto al parternariato pubblico-privato. Insomma, peggio va, più Sala e compagni aumentano la posta. È una partita a poker per l’anima di Milano. La narrazione green, la narrazione della capitale dell’innovazione e del turismo d’elite, la narrazione del Comune onnipotente cui votarsi per ogni esigenza contro la realtà.
Invece sono bastati 20 centimetri di neve per incastrare il meccanismo della gioisa macchina da storie. E a mostrarci che la realtà può essere nascosta, alterata, negata ed infine riscritta, ma alla fine vincerà sempre. La scelta che ci resta, come cittadini, è solo da che parte si vuol stare: dalla parte di chi perderà, trascinando la città nel baratro, o dalla parte di chi dice cose scomode, ma vere? Lo scopriremo nei prossimi mesi. Speriamo la gente faccia la scelta giusta”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,