Di chi è la colpa del caro affitti a Milano?

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Di chi è la colpa del caro affitti a Milano?

Il Corriere della Sera ci informa che c’è qualcosa che non va nel mercato degli affitti. E questo è un fatto. Ma prima di parlare di fallimenti di mercato, riportando la buffa teoria di Granelli per cui le agenzie immobiliari non pubblicizzerebbero in maniera efficiente l’edilizia convenzionata, forse dovremmo fare una riflessione più profonda. Anche perché perché paiono mancare un paio di elementi. Non da poco nel ragionamento. Vediamo quali.

Il mercato immobiliare a Milano dopo il Covid

Premessa: al momento, come riporta anche il Corriere, vige ancora il blocco degli sfratti. Questa misura di chiaro stampo socialista, come ogni altra misura simile, ovviamente ha dei lati negativi gravissimi. So che vi stupirò, ma ignorare la realtà non risolve i problemi. Nello specifico, sta dissuadendo i proprietari a rischiare, mettendosi in casa gente che, se dovesse smettere di pagare improvvisamente, rischierebbe di rimanerci gratis a lungo. Anche perché, nonostante l’articolo lo dia per scontato, io non sarei così convinto che questo blocco finirà davvero a marzo.

Il clima di incertezza fa due cose: alza i prezzi e spinge fuori mercato molti appartamenti. Che, è vero, restano vuoti. Ma almeno non vengono occupati da gente che non paga e di cui non puoi legalmente liberarti. Col risultato che chi deve trovarsi una casa dovrà pagare un rene.

La politica verde sulla pelle dei poveri

C’è poi un piccolo problema, interamente creato dalla giunta, che ha ache fare con la riqualificazione urbana. Nonostante la Regione abbia dato al Comune tutti gli strumenti per recuperare le aree dismesse, sala e Maran hanno deciso di non avvalersene. Non va bene per Milano, dicono. Quello che intendono, ovviamente, è che se si potesse recuperare davvero il degrado costruendo, i prezzi scenderebbero troppo. Ivi inclusi quelli degli affitti. E questo, al di là di tutto, la sinistra la caviale non lo tollera. Troppi interessi in gioco.

Quindi la si butta sull’ecologismo. E questo porta da una parte a limitare le cubature e dall’altra ad aumentare gli oneri di urbanizzazione, concentrati in verde pubblico. Il che alza ulteriormente i costi, rendendo l’acquisto per investimento meno conveniente e riducendo il numero di immobili in affitto sul mercato.

L’altro lato della questione

Come cartina di tornasole possiamo prendere il mercato delle vendite. Non è un confronto peregrino, perché le rate di mutuo sono sempre più simili ai costi di un affitto. Il confronto è imperfetto, ma non va molto lontano. E qui si scoprono cose interessanti. Riporto un esempio localizzato, che però ho visto in prima persona. Un bilocale in zona Cimiano/Crescenzago soi trova agevolmente tra i 100 mila euro ed i 150 mila. La rata di mutuo per un prestito tra gli 80 mila ed i 120 mila euro oscilla tra i 300 ed i 500 euro, a seconda di una serie di condizioni. E siamo, di media sotto quello che viene richiesto che è 540 euro. Vorrei essere più chiaro: il massimo è sotto media.

Questo fa sì che la gente, in molti casi, preferisca comprare. E chi non può comprare, perché privo delle garanzie o perché ha esigenze di medio e breve periodo, affitti. Queste categorie, però, sono a rischio. Alto rischio. E ovviamente i proprietri si tutelano. Quindi no, non siamo di fronte a degli speculatori senza cuori. Solo a degli imprenditori che si difendono. Soprattutto perché, spesso, non si parla di pescecani della finanza, ma di anziani che integrano la pensione.

Ci possiamo fidare dei dati?

C’è poi un altro piccolo problema: le medie riportate sono quelle dei contratti conclusi. Ma se si vanno a vedere degli aggregatori come immobiliare.it io dei bilocali sotto i 540 euro non ne vedo moltissimi. Anzi, su immobiliare.it, nella zona menzionata, non ce n’è nessuno. Quindi la domanda si pone: quanti affitti sono stati chiusi? Perché le richieste sono ancora così fuori dalla media riportata? È tutta gente che non sta chiudendo di proposito, ma lascia aperta la posizione? Sarebbe interessante approfondire la questione. Speriamo che il Corriere ci aiuti nell’impresa.

1 thought on “Di chi è la colpa del caro affitti a Milano?

  1. I prezzi aumentano anche a causa della folle politica del blocco degli sfratti del governo, questi sono solo i primi effetti!

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