E così sia? Il progetto di Sala per il piano green che piace tanto a Granelli e Giunta tutta, parte da convinzioni e ipotesi che fanno rabbrividire molti, ma è così se vi pare. D’altronde Sala ha scritto che non si cura delle proteste, ma tira dritto. E di proteste per le ciclabili che si moltiplicano non importa se utili o dannose, se ammazzano il commercio, vivono residenti e i negozianti interessati. Ma le piste ciclabili sono prioritarie nella volontà di un’amministrazione che sorvola sui veri problemi di oggi. Il programma prevede 100 Km di piste comprese, è già stato detto, in 50 percorsi. Tutti giulivi in Comune intenzionati a cancellare lo smog, ma un piano per rinnovare caldaie obsolete degli edifici pubblici, di restaurare le scuole, di riparare le strade, non c’è. “Il “piano è diviso in cinque ambiti – salute, connessione e accessibilità, energia, temperatura e consapevolezza – e per ciascun ambito vengono pianificate azioni tese a una maggiore qualità della vita in città, all’abbattimento delle emissioni inquinanti, al raggiungimento della neutralità carbonica, al contenimento del surriscaldamento terrestre, all’economia circolare”, hanno chiarito dal comune, annunciando che le scadenze per la verifica dei risultati degli interventi sono 2025, 2030 e 2050.” Un piano che implicitamente prenota Sala per un secondo mandato e che zittisce chi non condivide.
E allora si aprono cantieri che si sommano a quelli già in essere e, nello specifico “Sul fronte degli spazi pubblici, previsto un piano parcheggi per residenti in strutture verticali sotto o sopra terra e potenziamento dei parcheggi di interscambio, così da restituire alla collettività ampie porzioni di strada con maggiore sicurezza, vivibilità, distanza dalle fonti di inquinamento e verde. Infine, un piano per la logistica merci, su approvvigionamento e spostamenti in città”.
Da tener presente che le auto saranno più che dimezzate. Ma la politica degli incentivi continua alla faccia di chi non sa come sbarcare la giornata.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano