Altra puntata amici sportivi, siamo alla numero 16 che in infrasettimanale presenta un quesito riservato alle prime due in testa e di riflesso a tutto il gruppo che segue fino alla Lazio, ora a 25 punti in settima posizione, con la vittoria sulla Fiorentina.
Ne approfitterà qualcuno stasera tra Milan e Juventus?
Punto d’oro nella corsa salvezza per il Torino di Giampaolo, che trova, in extremis, il pareggio per 1-1 contro il Verona, grazie al tap in all’84’ di Bremer su errore di Faraoni. Gara bloccatissima nel primo tempo ed equilibrio rotto a metà ripresa da una prodezza al volo di Dimarco, su palla scodellata da Zaccagni per il vantaggio veronese.
Bologna e Udinese, 2-2 al Dall’Ara. Match equilibrato, con i padroni di casa avanti nel primo tempo per ben due volte, e sicuramente meglio messi in campo da parte di Mihajlovic. Nella ripresa però è un’altra partita, grazie soprattutto all’espulsione di Svanberg nei primi minuti. L’Udinese alza il ritmo e il baricentro e l’incontro diventa un vero e proprio assedio alla porta difesa dal non perfetto Da Costa. Alla fine il pareggio, meritato, arriva nel recupero grazie al diagonale di Arslan deviato da Hickey. Pareggio quindi giusto, con gli emiliani che salgono a quota 17 punti ma che non vincono da una vita. I rossoblu pareggiano per la quinta volta di fila e da sette partite consecutive non portano a casa i tre punti. La classifica comunque sorride e non è pericolosa, ma c’è sicuramente un calo dopo un buon inizio di stagione. Non meglio va all’Udinese, che di punti ne ha 15 ma con una partita in meno. Sicuramente oggi si è però visto un passo in avanti rispetto alla scialba prova contro la Juventus.
Nessun miracolo per il Parma che nella mission impossible di Bergamo, di fronte all’Atalanta, va incontro alla nuova e inevitabile sconfitta (3-0). Per un tempo regge la squadra di Liverani, che oltre ai tanti problemi deve registrare anche i ko di Karamoh e Gagliolo in mezz’ora. La Dea di contro parte sorniona, ma esce alla distanza, dimostrando ancora una volta il buon momento di forma dei soliti noti: il quarto gol consecutivo di Muriel, il terzo di Zapata (a cui Muriel dà il campo), il gol+assist del consueto Gosens. Insomma, la Dea va e infila la quarta vittoria nelle ultime sei di Serie A (pari solo con Juventus e la beffa di Bologna), confermandosi una serissima candidata ai posti che contano di questo campionato considerando anche i 15 gol fatti e 2 subiti nelle ultime 4 uscite. Di contro poco da dire a Liverani, oggi a fine corsa alla guida del Parma: o lo si esonerava prima di questa partita, o contro questi avversari e con questa emergenza uomini, non gli si poteva chiedere di più.
E a chiudere la giornata, l’incontro certamente più atteso per le risposte che doveva fornire sulla consistenza attuale di entrambe le squadre. Milan-Juventus, una classica del campionato che dopo parecchio tempo mette di fronte le due contendenti in posizioni di classifica invertite, Milan in testa e Juventus dietro 10 punti che diventano ora 7. Infatti, le risposte che tutti attendevano sono arrivate, e abbastanza chiare, salvo ovviamente prossimi non impossibili ribaltoni a cui questo campionato ci ha un po’ abituato. Juventus batte Milan 3-1, prima sconfitta (dopo 27 partite utili) forse più amara perché in casa, ma indiscutibile. La squadra di Pirlo si è confermata, a dispetto di questa prima parte di stagione sottotono, formazione rocciosa, esperta e cinica quanto basta a punire le velleità di un Milan molto dinamico e giovane, che forse privo di Ibra in una occasione del genere ne ha avvertito il peso più che in altre partite. Buona partita comunque, ma dalla Juventus è spuntato un Chiesa super, autore di una gran doppietta (18′ e 62′) a sopperire alla giornata meno brillante di CR7. Il temporaneo pareggio di Calabria al 41′ del primo tempo sembrava poter dare un volto meno netto al resto della partita bianconera, ma l’esperienza e la classe alla fine hanno avuto ragione con la ciliegina sulla torta posta da McKennie al 76′. Risultato che forse punisce i rossoneri oltre i demeriti, se tali possono essere definiti, piuttosto che verosimilmente i meriti ella Juventus. E adesso, con i prossimi incontri, avremo altre risposte anche dall’Inter e dalla Roma, che si affronteranno nella prossima giornata all’Olimpico per decidere se ci sarà l’aggancio giallorosso al secondo posto solitario di Conte, oppure rimarranno le cose come stanno piuttosto che addirittura una riscossa dell’Inter che ricaccerebbe la Roma indietro. Tutto da vedere, anche se purtroppo ancora a distanza causa il silenzio degli spettatori proiettati sulle gradinate degli stadi…
Arrivederci alla prossima!
