La Biblioteca di Baggio è un presidio culturale e sociale molto importante per il nostro quartiere, un punto di riferimento per generazioni di giovani che l’hanno frequentata per studiare, incontrarsi, leggere un libro, confrontarsi durante un convegno o discutere la trama di un film durante una serata di cineforum. Tra il 2015 e il 2016, era stato presentato un progetto di ampliamento della biblioteca, che prevedeva la realizzazione di una nuova sala polifunzionale per estendere il corpo originario dell’edificio verso Via Pistoia. I lavori, che sono iniziati a ottobre del 2018, avrebbero dovuto terminare dopo 6 mesi, a marzo del 2019. Tuttavia, di imprevisto in imprevisto, di rinvio in rinvio, la biblioteca di Baggio è ancora oggi, a inizio del 2021, tristemente chiusa, con un ritardo di ben 2 anni rispetto ai tempi previsti. La sua riapertura è stata spostata prima a ottobre 2019, poi a inizio febbraio 2020, poi a fine marzo 2020, poi a luglio 2020 e, da ultimo, alla fine dell’anno scorso. Persino il Sindaco Sala aveva garantito il rispetto di quest’ultima scadenza, ma purtroppo la promessa non è stata mantenuta.
Questa situazione, già di per sé inaccettabile, appare ancora più grave se si pensa al grande disagio arrecato a centinaia di ragazze e ragazzi del quartiere privati da anni di un luogo così importante per la loro formazione e la loro socialità. Peraltro, si tratta di un ritardo certamente non imputabile all’emergenza Covid – come qualcuno ha cercato di raccontare – perché quando la pandemia è iniziata il cantiere aveva già accumulato 1 anno di ritardo. Come Municipio stiamo sollecitando da tempo gli Assessori e le Direzioni competenti del Comune di Milano per chiudere finalmente quella che è ormai diventata una vera e propria “Fabbrica del Duomo” nel cuore di Baggio. Adesso, la tanto attesa riapertura dovrebbe essere fissata all’inizio della primavera, ma, visti i precedenti, il condizionale è d’obbligo. Quindi mi chiedo: è ammissibile che in una città che si vanta di essere un modello internazionale e che mira ad organizzare le Olimpiadi si accumulino ben 2 anni di ritardo per un cantiere piuttosto semplice? Se al posto della periferica Biblioteca di Baggio, i lavori avessero riguardato la centralissima Biblioteca Sormani, siamo sicuri avremmo avuto tutti questi problemi? Ai posteri, l’ardua sentenza.
Marco Bestetti – Presidente Municipio 7
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