Fedele alla sua storia, Società Umanitaria, vuol proseguire la sua opera di promozione e divulgazione artistica, ponendo al centro della sua programmazione una rinnovata riflessione a tutto tondo sul mondo dell’arte.
La Società Umanitaria ha un legame storico col mondo dell’arte e del design: fin dai primi anni del ‘900 l’Ente diede notevole impulso allo sviluppo delle arti, grazie alla creazione di scuole-laboratorio nel settore dell’artigianato industriale inaugurate nel 1903, promuovendo concorsi di arredamento per le case operaie, dando vita nel 1911 all’Esposizione d’Arte Libera insieme a Umberto Boccioni e organizzando la prima Esposizione lombarda d’arte applicata (1919), creando nel 1922 l’Università di Arti Decorative di Monza, organizzatrice delle Biennali internazionali d’arte decorativa, da cui prese forma la Triennale di Milano e contribuendo in modo significativo a tracciare quella strada che ha portato Milano ad essere una delle più importanti capitali del design internazionale. Fedele alla sua storia, Società Umanitaria, vuol proseguire la sua opera di promozione e divulgazione artistica, ponendo al centro della sua programmazione una rinnovata riflessione a tutto tondo sul mondo dell’arte. Tante le progettualità in cantiere, a partire dal riordino già in essere della collezione d’arte della Società Umanitaria e dal restauro delle statue, dei busti, dei ferri battuti disseminati negli spazi della Società Umanitaria. La loro presenza è parte della nostra storia. La loro cura e valorizzazione sono parte integrante del rinnovamento artistico che Società Umanitaria persegue. Il 2021 sarà, speriamo, un anno di rinascita e di riapertura degli spazi dell’Umanitaria alla collettività. La rivitalizzazione artistica passerà attraverso una rinnovata offerta culturale di kermesse d’arte, mostre fotografiche, esibizioni dedicate ai giovani artisti e pubblicazioni d’arte, alla ricerca di un costante dialogo tra artisti, opere e nuove modalità di fruizione dell’arte contemporanea da parte della cittadinanza.
APPUNTI D’ARTE.
SPAZI. COABITAZIONI POSSIBILI
Dal 21 gennaio
Nel segno di queste iniziative, apriremo un’ampia riflessione sull’arte a partire da giovedì 21 gennaio, inaugurando un nuovo format di interviste curate dal critico e curatore della collezione d’arte della Società Umanitaria Andrea Tinterri in dialogo con artisti, curatori, critici, direttori di musei e fondazioni. Un interrogativo percorrerà le dodici conversazioni proposte: che cosa può e deve oggi abitare l’arte? Quale, oggi, lo “spazio” ad essa deputato, inteso sia idealmente che fisicamente. Un dibattito affrontato in modo polifonico e contraddittorio. Una domanda che intercetta istanze complesse e urgenti: il rapporto tra opera e museo, tra arte e spazio pubblico, tra ricerca e rete. Gli ospiti invitati per questo primo ciclo di incontri sono: Lorenzo Balbi(direttore artistico del MAMbo), Elena Forin (critico d’arte e curatore), Cristina Casero (Presidente del corso di Comunicazione e media contemporanei per le imprese creative dell’Università di Parma, dove insegna Storia della Fotografia e storia dell’Arte Contemporanea), Carlo Sala (curatore della Fondazione Fabbri, direttore artistico di Photo Open Up – Festival internazionale di Fotografia e docente al Master IUAV in Photography), Luca Zuccala (giornalista, critico d’arte e vicedirettore di ArtsLife), Riccardo Venturi (storico e critico d’arte contemporanea), Luca Lo Pinto (direttore artistico del museo MACRO di Roma) e gli artisti Alessandro Sambini, Guido Segni, Gian Maria Tosatti, Emilio Vavarella, Adelaide Cioni. Appunti d’arte vuole essere una tappa annuale, speriamo in presenza già dalla prossima edizione, in cui la Società Umanitaria si confronta con l’arte contemporanea affrontando sempre nuovi interrogativi: domande complesse, urgenti e necessarie.
Le interviste saranno pubblicate alle ore 18.00 sui canali
Facebook (https://www.facebook.com/Umanitaria.it)
Youtube (https://www.youtube.com/user/SocietaUmanitaria)
della Società Umanitaria a partire da giovedì 21 gennaio e proseguiranno sino a maggio
GIOVEDI’ 21 GENNAIO, ore 18.00
Andrea Tinterri in dialogo con Emilio Vavarella
Andrea Tinterri, nato a Parma nel 1985, è curatore e critico d’arte contemporanea con particolare attenzione al linguaggio fotografico. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Civiltà Letterarie e Storia delle e la specializzazione in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo, ha collaborato, dal 2010 al 2012 al CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione. Università degli Studi di Parma). Attualmente è direttore artistico della rivista d’arte contemporanea “La foresta”, direttore della collezione d’arte della Società Umanitaria di Milano, collabora con il portale ArtsLife con la rubrica “Fotoromanzo”. In passato ha scritto per D’ARS Magazine e curato volumi per SKIRA, Silvana Editoriale, Berti Editrice. Tra gli artisti intervistati e di cui ha scritto si possono ricordare: Giulio Paoloni, Cool Couple, Discipula, Giancarlo Maiocchi, Nino Migliori, Gian Paolo Barbieri, Armin Linke, Paolo Ventura, Francesco Jodice, Felice levini, Irma Blank, Paolo Cirio, Alessandro Sambini, Guido Segni, Uliano Lucas.
Emilio Vavarella (Monfalcone, *1989) è artista e ricercatore presso la Harvard University, dove sta conseguendo un dottorato in Film, Visual Studies e Critical Media Practice. Vavarella ha studiato presso l’Università di Bologna, la Bezalel Academy di Gerusalemme, la Bilgi University di Istanbul e lo Iuav di Venezia. Il suo lavoro coniuga ricerca interdisciplinare e sperimentazione mediale ed esamina il rapporto tra soggettività, creatività non-umana, e potere tecnologico. Vavarella si è aggiudicato numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2019 è risultato vincitore del bando Italian Council; bando SIAE Nuove Opere; Premio Fattori Contemporaneo; bando Critical Media Practice – Mellon Foundation; e Premio per la fotografia Annamaria e Antonio Maccaferri ad Artefiera. E’ anche risultato vincitore del NYSCA Electronic Media and Film Finishing Funds (2016); Primo Premio Francesco Fabbri per l’Arte Contemporanea (2015) Movin’Up Grant (2015); e Premio Lapsus per la fotografia – Celeste Prize (2013). Tra le più significative mostre recenti in Italia si segnalano Low Form al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, a cura di Bartolomeo Pietromarchi; That’s It! al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna a cura di Lorenzo Balbi; RE-CAPTURE: Room(s) for Imperfection a cura di Federica Patti presso GALLLERIAPIÚ; La meglio gioventù, a cura di Andrea Bruciati a Villa Manin; ed Echo Back a cura di Stefano Coletto presso la Jarach Gallery. Vavarella espone regolarmente nei più importanti spazi dedicati all’arte mediale, tra cui: ISEA, iMAL, Media Art Biennale, New York Electronic Arts Festival, EMAF, JMAF, ed in prestigiose locations come KANAL – Centre Pompidou; The Photographers’ Gallery di Londra; il Museo Nacional Bellas Artes di Santiago; il National Art Center di Tokyo; l’Eyebeam Art and Technology Center di New York; il Museum of Contemporary Art Vojvodina, l’Harvard Art Museum, la Fondazione Studio Marangoni e la Fondazione Bevilacqua La Masa. Il suo lavoro appare regolarmente su quotidiani, riviste di settore e pubblicazioni scientificihe. L’ultimo libro di Vavarella, edito da Mousse Publishing, si intitola rs548049170_1_69869_TT.
CALENDARIO PROSSIMI INCONTRI
disponibile su https://www.umanitaria.it/arte
GIOVEDI’ 28 GENNAIO Lorenzo Balbi
GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO Adelaide Cioni
GIOVEDI’ 11 FEBBRAIO Carlo Sala
GIOVEDI’ 25 FEBBRAIO Guido Segni
GIOVEDI’ 4 MARZO Elena Forin
GIOVEDI’ 11 MARZO Alessandro Sambini
GIOVEDI’ 25 MARZO Luca Zuccala
GIOVEDI’ 1 APRILE Gian Maria Tosatti
GIOVEDI’ 15 APRILE Luca Lo Pinto
GIOVEDI’ 29 APRILE Cristina Casero
GIOVEDI’ 5 MAGGIO Ricardo Venturi
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