Quello della mobilità è senza alcun dubbio uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria in cui ci troviamo ormai da un anno. Soprattutto in questi giorni, in cui la Lombardia è tornata a essere “zona rossa”, gli spostamenti devono essere limitati a circostanze di stringente necessità. Il DPCM in vigore dal 17 gennaio parla chiaro.
Spostamenti in zona rossa
Eccone i passaggi salienti: fino al 15 di febbraio prosegue il divieto, già in vigore, di spostamenti fra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative e da situazioni di necessità o di salute. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22:00, è permesso spostarsi da casa propria verso un’altra abitazione privata; gli spostamenti sono consentiti per due persone al massimo (una in più se è minore di 14 anni o non autosufficiente); e, in area rossa, sono permessi solo all’interno dello stesso Comune.
Le persone che, in questo periodo, hanno comunque necessità di spostarsi regolarmente, magari muovendosi su lunghi tragitti possono farlo, a patto di essere sempre muniti di un documento d’identità valido e di una autocertificazione per essere pronti a giustificare il motivo dello spostamento in caso di eventuali controlli: se, per esempio, ci si muove per lavoro, è sufficiente disporre di una sola autocertificazione da utilizzare quotidianamente, in cui si deve riportare l’indirizzo di partenza e quello della destinazione del tragitto.
Spostarsi in auto: un’opzione sicura
In questo momento storico l’auto è certo il mezzo preferito da chi viaggia, poiché, a differenza dei mezzi pubblici, scongiura il rischio di contagi dato dal trovarsi a contatto con altre persone. Se possibile, dunque, ci si sposta su quattro ruote per raggiungere il luogo di lavoro, o per accompagnare a scuola i figli piccoli che frequentano la scuola dell’infanzia, la scuola primaria o la prima classe della secondaria: i ragazzi di seconda e terza media e quelli delle superiori che, come a Milano, si trovano in zona rossa stanno infatti seguendo le lezioni in modalità di didattica a distanza. C’è poi chi ancora ha tassativa necessità di viaggiare su lunghissimi tratti, e dunque di prendere l’aereo: in questo caso è necessario organizzare nei minimi dettagli lo spostamento, appoggiandosi alla piattaforma MyParking per risolvere ancora prima di partire anche il problema del parcheggio.
Nato nel 2007 e primo in Italia nel suo genere, MyParking è un sito interamente dedicato alla prenotazione e al pagamento online del parcheggio che, per molti aspetti, ha anticipato quelle modalità di pagamento contactless oggi diffuse e sempre più apprezzate per ovvie ragioni di sicurezza.
Se tuttora è necessario spostarsi, ad esempio per stringenti necessità legate allo svolgimento della propria professione, MyParking consente di identificare la struttura di parcheggio privata più adatta alle proprie necessità (dalla destinazione, all’orario di arrivo e partenza, alla tipologia e dimensioni dell’auto) e di assicurarsi un posto sicuro e a prezzi vantaggiosi presso una delle oltre 500 strutture affiliate in tutta Italia.
Parcheggiare in aeroporto, in stazione o in città
I parcheggi che fanno capo al circuito MyParking sono accuratamente selezionati, dunque sicuri e gestiti con tutte le cautele richieste dal momento; si trovano inoltre in zone strategiche. In Lombardia, ad esempio, li troviamo nelle principali città e nelle adiacenze delle più importanti stazioni e aeroporti. Prenotare un parcheggio con MyParking è facilissimo: basta accedere alla home page, selezionare la propria destinazione e data e orario di arrivo e ripartenza e infine scegliere il parcheggio perfetto ordinandolo in base a prezzo, distanza dalla destinazione finale e opinione degli utenti. Registrandosi e pagando online la tariffa prevista non solo ci si toglie il pensiero del parcheggio e si evitano code alle casse, ma si ottimizzano i tempi del proprio spostamento: una scelta ideale in questo momento più che mai, soprattutto se si deve raggiungere un aeroporto o una stazione e ci si deve sottoporre agli obbligatori controlli.
Restando in tema di spostamenti, anche a lungo raggio, un’ultima importante novità di cui tenere conto consiste nel fatto che, a differenza di quanto previsto a Natale, il nuovo Dpcm non prevede il divieto di spostamenti verso le seconde case fuori regione, anche in zona rossa e anche se sono in affitto e non di proprietà. Unica condizione, che ci si rechi nella seconda casa – a tutti gli effetti un’abitazione di pertinenza delle famiglie – insieme con membri del proprio nucleo familiare e non con amici: una misura che solleverà anche chi desidera ricongiungersi con un partner che lavori in un’altra regione.
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