Riccardo Gotti, 49 anni, è un nostro chirurgo vascolare del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, rimasto ricoverato per Covid per quasi otto mesi.
Una lotta infinita che siamo felici si sia risolta con il ritorno a casa del medico.
Tutto comincia alla fine di febbraio, nei giorni in cui a Bergamo si veniva a conoscenza dei primi casi Covid. Il Dott. Gotti cura un paziente anziano che si scopre essere positivo. Due giorni dopo anche Gotti ha la febbre alta e viene portato in pronto soccorso con tampone positivo.
La malattia si aggrava finché il 12 marzo è necessario portarlo in terapia intensiva.
Resterà intubato due mesi e mezzo.
I colleghi dicono alla moglie a casa che se non molla lui, non mollano neanche loro.
Il 15 maggio riescono finalmente a scalare la sedazione.
Riapre gli occhi nella terapia intensiva di cardiochirurgia il 22 giugno. Dal 13 luglio a ottobre rimane ricoverato all’ospedale degli Angeli di Mozzo a Bergamo. “In tv sentivo i deliri di negazionisti e no vax e mi facevano imbestialire. Non voglio dire nulla a queste persone, non devo spendere parole né energie. La mia storia è l’evidenza”.
Facebook Attilio Fontana
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