Video conferenza con il prof. Vito Covelli in un noto Liceo Scientifico pugliese: il “Ribezzo” di Francavilla Fontana
Cos’è la felicità,
è emozione, sensazione di costante appagamento. M. Seligman, psicologo statunitense, spiega la felicità attraverso la piramide dei bisogni di Maslow dove i rapporti sociali sono alla base della costruzione della personalità fatta di piacere, di relazioni, di necessità ad avere obiettivi, motivazioni, stima “Esteem Needs” e riconoscimento sociale.
In questo periodo di pandemia la felicità è forse divenuta una realtà metafisica?
Lockdown, scuole vuote fatte di lunghi corridoi muti, dove non si aprono più le porte di aule senza anima.
Tutto avvolto in un silenzio innaturale, e la “scuola continua” si dice. La scuola, pur con grande difficoltà, continua, recuperando la propria mission educativo-formativa, puntando sul benessere psico-fisico dei giovani, sulle loro emozioni che ora navigano tra tristezza e assuefazione, tra certezze e smarrimento, in una didattica digitalizzata che porta ad un isolamento, dove i compagni di classe sono racchiusi in un desktop, in cui manca l’essenza dell’emozione .
Dice Francesco A., alunno del Liceo: “ Non è difficile la didattica a distanza, cerco di gestire i problemi e le difficoltà da solo, senza lamentarmi ” .
La riflessione di Francesco sollecita la scuola ancora una volta ad ascoltare il silenzio dei ragazzi, fatto di coscienza e disagio, perché è la scuola il primo posto dove gli adolescenti chiedono aiuto. Una sfida epocale che non ha precedenti
Un feedback di un docente spinge pertanto a chiedere spiegazione scientifica a Vito Covelli, professore universitario.
Vito Covelli, uno dei più noti neurologi nel panorama mondiale. Professore universitario di neurologia, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Bari. La sua attività scientifica è indirizzata alla neurologia clinica e sperimentale, indagando neurologicamente anche a livello di biologia molecolare. Di grande valenza scientifica i suoi temi di ricerca, basati sullo studio neuro-chimico della vita emotivo-istintiva dell’uomo e sulla biochimica dei neuro-trasmettitori. Autore di circa 300 pubblicazioni, tra abstracts di congressi e articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali.
Il Prof. Vito Covelli in video-conferenza con alcuni alunni, argomenterà in un webinar sulla ” felicità e neurochimica del cervello”, un dialogo scientifico incentrato sull’aspetto chimico e fisiologico del Sistema Limbico: strutture cerebrali e insieme di circuiti neuronali anatomicamente presenti nella parte più profonda e filogeneticamente più antica del telencefalo. Sistema limbico visto come luogo di origine delle emozioni, delle elaborazioni affettive, delle motivazioni.
La felicità è forse lì dentro?
Solo un esperto come il Prof. Vito Covelli può dare luce e lumi a questi argomenti di alta competenza scientifica.
Un originale dialogo ippocratico fatto di confronti, incentrato su emozioni e felicità. Questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalla dirigente scolastica, Dr.ssa Giuseppina Pagano e dalla Prof.ssa Maria Giovanna Ricchiuti, che ne hanno apprezzato l’alta valenza formativa, in uno scenario di sinergie interdisciplinari, punti di forza e di eccellenza di questo Liceo che ancora una volta investe sui giovani, sulla loro formazione, capitale umano della scuola e del Paese. Una lectio magistralis di grande spessore scientifico la relazione del prof. Vito Covelli .
Si ringrazia, pertanto, la Sua professionalità espressa in questa video-conferenza che diverrà storia di questo Liceo.
Prof.ssa Matilde Sardiello
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Orgogliosa che mia figlia faccia parte del Liceo F. Ribezzo di F. F.na , dove i professori tutti , ma in particolare lodevole l’ iniziativa della prof.ssa Sardiello, tengono al benessere dei loro alunni non solo dal punto di vista didattico ma attenti al loro benessere psicofisico; in questo particolare momento storico dove i ragazzi sono in cerca di risposte , che spesso trovano in comportamenti poco idonei, come la cronaca ogni giorno ci mostra .
Autorealizzazione,stima, appartenenza , sicurezza e bisogni fisiologici, temi che grazie alla lectio magistralis del professor Covelli verranno trattati, dando la possibilità ai ragazzi stessi di potersi esprimere.
Grazie!
Rosita D’ Angela
Orgogliosa, che mia figlia faccia parte del Liceo scientifico F. Ribezzo di
F. F.na , dove i professori tutti, ma prticolarmente lodevole l’iniziativa della prof.ssa Sardiello , tengono al benessere due loro alunni e non solo dal punto di vista didattico, ma anche se loro benessere psicofisico; in questo particolare momento storico dove i ragazzi sono in cerca di risposte, che spesso trovano in compartamenti poco ideonei; come la cronaca ogni giorno ci mostra.
Autorealizzazione, stima, appartenenza, sicurezza e bisogni fisiologici, temi che grazie alla lectio magistralis de professore Covelli verranno trattati, dando la possibilita dei ragazzi stessi di esprimersi .
Grazie Rosita D’angela .
Iniziativa molto interessante e quanto più attuale. Credo che, in un periodo storico come quello che stiamo attraversando, affrontare queste tematiche sia essenziale allo sviluppo e la crescita personale di ognuno di noi.
É davvero interessante come la nostra concezione astratta di emozioni e sensazioni possa concretizzarsi nell’ambito scientifico e altrettanto intrigante sarà comprendere come questo avviene. I complimenti vanno alla prof.ssa Sardiello per l’iniziativa e per lo sprono che regala a noi studenti e giovani del mondo. Questo é uno dei tanti argomenti e approfondimenti che la scuola dovrebbe offrire per attirare l’attenzione e l’interesse di noi ragazzi e sicuramente un’esperienza come questa rimarrà nel bagaglio culturale di ognuno di noi. Questa é la scuola che ci piace!
Ringrazio la professoressa Sardiello perché con questo articolo è riuscita a scuotere i nostri animi.
Io, una mamma in ansia nel vedere il proprio figlio (e come lui tanti ragazzi) affrontare le giornate come se nulla fosse cambiato, ma solo apparentemente.
Accendere il computer, indossare le cuffie, ascoltare i docenti nel loro ruolo di educatori digitali oramai, scaricare le slides, caricare i lavori svolti. Una routine completamente antitetica rispetto al concetto di socializzazione.
Tutto sembra “freddo”, tutto all’insegna dell’espressione massima del digitale, tutto è meccanico, è più complicato intervenire e soprattutto non si ha voglia di relazionarsi; i rapporti sociali sono quasi completamente nulli, azzerati!!
Ben venga, professoressa, un convengo come questo che spieghi, in un contesto di interazione tra i nostri ragazzi, i docenti e l’insigne Professor Covelli, le dinamiche che scaturiscono nel nostro cervello in un momento di grande difficoltà come quello che tutta la comunità sta attraversando in questo periodo.
Articolo molto interessante e ricco di spunti di riflessione. L’iniziativa è lodevole. Complimenti vivissimi. Investire sui giovani ragazzi e aprire la strada all’interessamento del loro sentire e della loro emotività è sicuramente un’azione più che mai utile. Ancora complimenti. Daniela
An informative and well written article about the challenges and requirements facing schools and the student population during the COVID crises… Professore Sardiello illuminates the present day situation with her intuitive, wonderful insight.
Congratulazioni cara Matilde, sono contento che insegnanti come te stiano facendo la differenza per le generazioni future anche in questi momenti senza precedenti nella storia, grazie mille.xx
Have a nice day 🤗😘😘
Felicitaciones querida Matilde, me alegra que maestros como tú estén marcando una diferencia para las generaciones futuras incluso en estos momentos sin precedentes en la historia, muchas gracias.xx
Que tengas un buen día.
Mirtha Brbot, Sydney Australia
Articolo molto interessante, dà esattamente voce a ciò che noi studenti stiamo vivendo da circa un anno per via della pandemia. Sono onorata che sia stata, in particolar modo, la mia docente di scienze motorie ad aver letto tra le righe i nostri atteggiamenti e i nostri sguardi di sconforto. Sono certa che l’incontro resterà impresso nella memoria di ogni studente.
Articolo molto interessante, dà esattamente voce a ciò che noi studenti stiamo vivendo da circa un anno per via della pandemia. Sono onorata che sia stata, in particolar modo, la mia docente di scienze motorie ad aver letto tra le righe i nostri atteggiamenti e i nostri sguardi di sconforto. Sono certa che l’incontro resterà impresso nella memoria di ogni studente.
Il modo in cui i nostri concetti astratti di emozioni e sentimenti vengano realizzati nella scienza è davvero interessante, e anche capire come accada è altrettanto affascinante. Congratulazioni alla professoressa Sardiello che come sempre coinvolge i suoi studenti e i giovani di tutto il mondo nelle sue iniziative. Questo è uno dei tanti temi e approfondimenti che la scuola dovrebbe fornire per attirare l’attenzione di noi giovani, d’altronde sono esperienze che rimarranno scolpite nella mente e verranno gelosamente custodite. Ancora complimenti professoressa!
Nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza pandemica, il Liceo Scientifico F. Ribezzo non si rassegna alla spiacevole realtà corrente. Grazie al lodevole impegno dei docenti e, in particolare, dell’egregio e incessante lavoro svolto dalla professoressa Sardiello per il bene del liceo e dei suoi alunni, è stato possibile promuovere l’istruzione e investire nelle potenzialità dei giovani, in modo che l’amarezza del presente non sia di intralcio nel percorso formativo individuale e collettivo. Che questo evento ci serva da lezione.
È grande la gioia che i ragazzi del Ribezzo stanno provando grazie all’articolo scritto dalla professoressa Matilde Sardiello, la quale spiega come le nostre emozioni e i nostri sentimenti si sviluppino dal punto di vista scientifico. Questo è solo uno dei tanti insegnamenti che lei ci regala, insegnamenti spendibili non solo nell’ambito scolastico ma anche nella vita di tutti i giorni . Al giorno d’oggi trasmettere dei concetti tramite la didattica a distanza non è semplice, ma la nostra professoressa è capace anche in questo. Ancora complimenti prof!
Personalmente come adolescente ed essere umano sono alla continua ricerca della felicità, cosa sempre difficile, ma considerando il periodo storico in cui ci troviamo prende davvero una sfumatura metafisica. Assomiglia sempre di più a qualcosa di irreale, impossibile, la nostra vita viene stravolta da una pandemia e non possiamo più stare con gli altri, proprio in questa fascia d’età in cui il confronto con i pari è fondamentale. Cerco sempre il più possibile di prendere il meglio di tutto ciò che mi capita, ma ammetto che la didattica a distanza non riesce a risvegliare il mio entusiasmo di un tempo. Ecco perché questa iniziativa diventa non solo importante per la nostra crescita culturale, ma fondamentale per il nostro stato emotivo messo a dura prova. Ringrazio davvero di poter avere questa opportunità, sperando di riuscire a capire come funziona la felicità, intesa non più come meta irraggiungibile dell’animo umano, ma come processo chimico e biologico presente in ognuno di noi.
Nicely written article Matilde. Each facet of our society has been affected by the pandemic. The forlorn looks and lacksadaisical comportment of the youth, and college students are unmistakeable. Lockdown, quarantine, social distancing, mask, disinfectant, variants of the Covid-19, have become our regular vocabulary. Just imagine what future anthropologists/researchers/neuroscientists will witness when they dissect the brains of the people in our time. The limbic system which is responsible for our emotions, memory and reinforcing behavior is probably totally off kilter. As an artist, I can envision images of little floating red and gray spiked bowling ball like figures taking up an entire section of the brain….I can also foresee that the effects of this immense stress and unused brain capacity will be quite evident on our blueprint. Nonetheless, I’m holding on to the belief that “this too shall pass”. Congratulations Matilde. You did it again!! I’m proud of you!!!
Nicely written article Matilde. Each facet of our society has been affected by the pandemic. The forlorn looks and lacksadaisical comportment of the youth, and college students are unmistakeable. Lockdown, quarantine, social distancing, mask, disinfectant, variants of the Covid-19, have become our regular vocabulary. Just imagine what future researchers/anthropologists/ neuroscientists will witness when they dissect the brains of the people in our time. The limbic system which is responsible for our emotions, memory and reinforcing behavior is definitely totally off kilter. As an artist, I envision images of little floating red and gray spiked bowling ball like figures occupying a huge portion of our brains…I can just imagine that the immense stress and unused brain capacity will be the blueprint. Nonetheless, I’m holding on to the belief that “this too shall pass”. Congratulations Matilde. You did it again. I’m proud of you!!! You writing always encourages me to contemplate and write….
Penso che in questo periodo di “buio” dove il benessere psicofisico è venuto meno dato il periodo di pandemia globale nel quale ci troviamo, accresciuto per noi studenti dalla DAD che rende l’attività scolastica ,che prima del COVID era motivo di confronto tra noi studenti, del tutto ordinaria e monotona; tutti siamo alla ricerca di uno spiffero di felicità che possa in qualche modo vivacizzare di nuovo i nostri animi. Questa iniziativa esemplare, voluta fortemente dalla prof. Sardiello con l’ammirevole presenza del prof. Covelli, a mio parere molto attuale e trasversale, deve essere per noi motivo di grande accrescimento culturale. Sono davvero onorata di poterne prendere parte.
Un grazie di cuore alla mia carissima collega Matilde Sardiello per la grande sensibilità dimostrata nell’organizzare un convegno online su un tema di grande attualità, come il rapporto tra Felicità e Neurochimica, in un periodo in cui il benessere psico-fisico degli studenti è stato messo a dura prova tra restrizioni sociali e didattica digitale. L’incontro sarà sicuramente un’occasione significativa di arricchimento di alta valenza formativa, offrendoci la possibilità di riflettere, con l’aiuto di un esperto in materia come il Prof. Vito Covelli, sull’importanza della dimensione emotivo-affettiva dei nostri alunni.
Questo convegno on line con l’espero prof. Vito Covelli sarà di sicuro per noi alunni un’opportunità unica per comprendere le dinamiche comportamentali che stiamo vivendo in questo particolare periodo.
Grazie prof.!
Il 2020 e il 2021 saranno per sempre ricordati da tutti noi come anni di continue tragedie e sofferenze; chiunque in questo periodo vorrebbe potersi “iniettare” una dose di felicità, che possa in qualche modo farci ritornare alla vita di una volta e far rivivere quelle piccole scene di vita quotidiana che prima davamo per scontate e delle quali adesso invece siamo totalmente privi. Ebbene grazie al lodevole lavoro della professoressa Sardiello riusciamo non solo ad accresce il nostro bagaglio culturale, ma anche a prenderci cura della nostra sfera emotiva messa a dura prova da questa pandemia. Come sempre la nostra professoressa ha centrato in pieno il bersaglio anche questa volta e non ha peccato in nulla, congratulazioni!
La mia professoressa Sardiello che non si smentisce mai nelle sue parole, nelle sue competenze, nella sua grande voglia di incitare, motivare alle vittorie della vita e del nostro bagaglio culturale. La ricerca della felicità è un diritto di tutti, anche in tempi di pandemia. La gioia, la contentezza, la soddisfazione, la gratificazione, il piacere, il godimento, l’appagamento, il compiacimento, difficile da pensare con la situazione in cui ci troviamo a causa del coronavirus. In questo periodo così buio che la storia del mondo sta attraversando, la quotidianità che ognuno di noi sta vivendo è stata stravolta nelle piccolezze, nelle normali emozioni. Una situazione che sta mettendo a dura prova lo stato d’animo di tutti, dove la nostra vita sociale è stata del tutto impedita, dove è difficile trovare una valvola di sfogo perché continuamente bombardati dal doverci adattare a contesti e situazioni dettati dal corona virus. Ma la speranza e la fiducia deve rimanere salda, l’unica che deriva da noi.
L’articolo della prof Sardiello sul tema della felicità è particolarmente attuale in questo triste periodo. Ella si interroga e interroga uno dei massimi esperti di neurologia,il professore Covelli,sulla situazione inedita della pandemia per la quale le aule “senza anima”non permettono la costruzione di rapporti sociali indispensabili per la crescita piena e serena dei nostri ragazzi.Grande sensibilità e attenzione da parte di una bravissima prof.Complimenti!
sento il forte dovere di esprimere una grande riconoscenza nei confronti della professoressa Matilde Sardiello, che non manca mai di interpretare le esigenze di apprendimento di noi ragazzi e le soddisfa nelle forme e nei modi più congeniali. Siamo impazienti di assistere all’incontro con il professore Vito Covelli da lei organizzato sul tema “Felicità e neurochimica”. L’apprendimento non può passare solo attraverso dei freddi libri di testo a cui in questo periodo si aggiunge l’asetticità di uno schermo a cui ci ha costretti la didattica a distanza. GRAZIE PROF.
Che bella iniziativa, cara amica Matilde !!
Ho letto il tuo articolo sul Milano Post e anche i commenti di amici, genitori e alluni.
Per me personalmente, leggere il tuo articolo è un bell’esercizio per mantenere aggiornati il mio vocabolario e la mia grammatica italiana.
Ma anché il contenuto del tuo articolo mi ha colpito.
È vero, i giovani sono le maggiori vittime di questa pandemia COVID19.
È quindi buona cosa soffermarsi a riflettere sul benessere dei giovani.
Sicuramente è importante che le scuole, gli insegnanti e gli educatori, i genitori facciano tutto il possibile per accompagnarli al meglio in questi tempi difficili.
Possiamo solo incoraggiare tali iniziative. Congratulazioni !!
Dire grazie alla prof. Sardiello per aver pensato a questa brillante iniziativa è poco.
La sua molteplice esperienza si evince dall’interesse e dalla comprensione che lei ha nei confronti dei suoi alunni, che mai come in questo momento hanno bisogno dei docenti più che mai, come di coloro che pensano a loro, non come discenti che devono apprendere solo nozioni, ma come esseri umani che necessitano di essere “compresi” . Grazie Matilde, infinite volte grazie.
Un articolo scritto con il cuore è pieno di verità, purtroppo noi alunni siamo oramai costretti a vivere in questa scuola digitalizzata che non ci permette di provare emozioni e ci rinchiude in un mondo che non è quello reale. Le parole della Professoressa Sardiello rispecchiano a pieno questa nostra situazione di vita, che si spera possa cambiare il prima possibile, così da ritornare alla normalità e poter incontrare tutti i nostri cari amici senza doverli vedere sorridere sotto una mascherina
Iniziativa lodevole e significativa in questo periodo di innumerevoli incertezze quella della professoressa Sardiello che ha trattato un tema moto attuale e importante : la felicita’. Il coinvolgimento di un grande esperto ,il prof.Covello,rende questo incontro. molto prestigioso e interessante per docenti e alunni.
In un periodo cosi pieno di incertezze ,l’iniziativa della professoressa Sardiello é alquanto lodevole e molto interessante per docenti e alunni.La presenza del professore Coviello,neurologo di prestigiosa fama, rende l’evento prezioso per una riflessione attenta e attuale sul tema della felicita’.
Illuminante ed illuminata iniziativa della professoressa Matilde Sardiello, che ancora una volta ci coinvolge nella sua appassionata dedizione al benessere psicofisico dei giovani, di cui l’Autostima, nella sua accezione di riconoscimento del proprio valore individuale, costituisce l’aspetto più evolutivamente decisivo nell’equilibrio della Personalità e quindi nel raggiungimento di quel concetto tutt’altro che metafisico che è la Felicità. D’altronde lei può essere definita una Esperta di Autostima.. E’ ancora vivo nella nostra mente e nel nostro cuore il ricordo di “Pellegrini nella memoria”, la piece teatrale sulla Shoah, che unì ragazzi, insegnanti e genitori in un corale abbraccio di emozioni e sentimenti indimenticabili, che nella partecipazione attiva di tutti, restituiva ciascuno alla parte più vera della propria dimensione umana, sociale e civica.
Sempre brillante e incisiva la nostra cara prof .ssa Matilde Sardiello! La ricerca della “felicità “, condizione essenziale per gli esseri umani ,costantemente presente nei giovani ! Leggere nei loro occhi ,nei loro gesti e parole sembra difficile ,ma non e’ cosi se ci si sofferma a guardarli con l’attenzione e la vicinanza che chiedono.Oggi ,provati da una situazione eccezionale di incertezza, ci si interroga sul significato e sulla natura della felicità . Lo si fa in modo rinnovato ,con aspettative diverse. Un applauso alla prof.ssa Matilde per questa significativa e coinvolgente iniziativa che apre a tante riflessioni anche sul significato della vita stessa.
Quanto il nostro equilibrio psico-fisico sia influenzato dalle restrizioni legate alla pandemia è difficile quantificarlo. Rinunciare alle più banali e quotidiane abitudini, quanto avrà influito su di noi? Una risposta scientifica è arrivata da chi per lunghi anni ha studiato le modificazioni neurochimiche che il nostro cervello sottoposto a situazioni di stress, può subire. IL prof. Covelli, con magistrale sapienza ha saputo chiarire e illustrare ad una platea di studenti assetati di conoscenze quali siano i retroscena della didattica a distanza e la mancanza di contatti diretti e socializzazione tra alunni. La prof.ssa Sardiello ha voluto affrontare tali problematiche coinvolgendo la professionalità di uno scienziato in neurologia della fama a livello mondiale. Il risultato si è concretizzato in un grande interesse e un silenzioso ascolto da parte di oltre 150 alunni. Silenzio che si è trasformato al termine della relazione del prof. Covelli in un gran susseguirsi di interessanti domande da parte dei partecipanti, rimasti ammaliati e stupiti da quegli stupendi e complicati meccanismi neurochimici del nostro cervello. Grazie a chi giornalmente, nella scuola vive con i nostri ragazzi per trasmettergli il meglio che la scienza e le arti possono offrire.
Parto dal considerare un’ espressione latina: “mente sana in corpo sano”. E’ la condizione esistenziale che, in particolar modo, in questo tempo di pandemia, auguro a tutti di avere. Eliminare dalla nostra mente ogni paura.
Le paure ci impediscono di generare salute e bellezza necessarie per continuare ad avere sane relazioni in un periodo in cui ci vede isolati e lontani fisicamente.
Ringrazio la professoressa Sardiello per la sua costante collaborazione e ancora grazie a tutti per l’attenzione!
E’ molto interessante, soprattutto come la scuola ascolta il silenzio dei ragazzi, in questo periodo molto particolare.
La scuola deve essere in presenza, abbiamo bisogno di socialità e di confrontarci con gli altri, la dad va benissimo, ma solo per lo stretto necessario, altrimenti rischiamo di isolarci sempre più.
Ben vengano queste belle iniziative, complimenti davvero!
Davvero molto bello e interessante, soprattutto come la scuola ascolta il silenzio dei ragazzi, in questo periodo molto particolare. La scuola è in presenza, c’è bisogno di socialità e di confrontarsi con gli altri. La dad va benissimo solo per il necessario altrimenti si rischia di isolarsi sempre più. Belle queste iniziative, complimenti davvero!
Il lockdown apre nuove prospettive iniammaginabili prima e ci obbliga a riflessioni, fermarci a pensare alla nostra esistenza. Questo è un esempio, un’occasione per fare della scuola un luogo di crescita effettiva
Brava alla Professoressa Sardiello per questo articolo interessantissimo. La pandemia ci ha fatto riesaminare le principi che avevamo dato per scontato, compreso la felicità. Ed è emozionante di sentire le voci dei giovani che hanno dovuto adattarsi alla nuova realtà. Complimenti per il testo e per il lavoro del Prof Covelli.
Mark Lowen, BBC News corrispondente a Roma