Non bisogna essere degli economisti per comprendere che su negozi e esercizi pubblici si sta per abbattere una gelata.
Gli affitti o i mutui da pagare ai valori altissimi della Milano pre Covid mettono veramente in crisi chi incassa poco o nulla.
In questa situazione che può portare alla desertificazione di tante vie commerciali e alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, brilla il nulla che il Sindaco Sala fa per il commercio di Milano.
Sono tempi straordinari e ci vogliono sforzi straordinari. La crisi impone sacrifici a tutti ma Sala e il suo Assessore al Bilancio Tasca non hanno intenzione di rinunciare a un euro di quanto il settore commerciale versava al Comune in tempi di vacche grasse. Un grave errore. Da inizio pandemia ripetiamo che occorre abbassare le tasse comunali per le attività commerciali (Tari Imu e Cosap) e gli affitti demaniali, che ci vuole un fondo di garanzia per aiutare chi non può oggi pagare i mutui.
Il Comune invece ha solo ridotto di un 20% la Tari (anche a chi è rimasto sempre chiuso), ha dilazionato gli affitti del 2020 ma non del 21, ha addirittura mantenuto l’Imu allo stesso livello e alla stessa scadenza.
Purtroppo la sinistra ha veramente tanti pregiudizi contro il mondo del commercio e non capisce le dinamiche di chi tutti i giorni deve tirare su la claire. Pensate che il Comune ha fatto un bando con 5,5 milioni di euro da distribuire alle attività commerciali: era sbagliato perché richiedeva di assumere (nel 2020!) e così è andato deserto. Se avessero fatto tagli fiscali ora le risorse sarebbero già state distribuite.
Così ad esempio già 4 negozi della Galleria hanno comunicato di voler chiudere. Andrews Ties ha già svuotato il negozio. Ma l’Assessore Tasca fa il duro, non concede sconti, annuncia nuovi bandi per sostituire chi esce.
Chi pagherà affitti milionari per un luogo dove i primi turisti si vedranno nel 2022?
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Il problema è la incontrollata proliferazione di licenze commerciali rilasciate dalle amministrazioni Piddine dopo Expo2015.