È istruttivo leggere i post su Facebook dell’Assessore alla Mobilità Marco Granelli.
2 annunci trionfanti ci segnalano che stanno per partire i lavori della ciclabile in Via Fatebenefratelli e che è pronto il progetto di risistemazione di San Vittore/Carducci.
Innanzitutto l’Assessore è l’unico a essere contento dei 2 progetti: i commenti sono tutti di proteste. Poi i cittadini lamentano che Granelli non risponde mai, né ai post né alle mail. Per consolare i cittadini segnalo che anche alle interrogazioni dei Consiglieri l’Assessore alla mobilità o non risponde o risponde tardi.
Perché è sbagliata la filosofia dei 2 progetti?
Rendere ciclabile la circonvallazione dei Navigli, nasce da un’errata idea trasportistica. In una città ci sono grandi arterie di attraversamento e strade urbane di quartiere: le prime devono essere ampie e con traffico fluido, le seconde devono essere non congestionate, silenziose, interessate da traffico locale dei residenti.
Invece il disegno di Sala, Granelli e Maran è stato l’opposto. Disegnando le ciclabili sulle arterie radiali principali (Venezia/Baires/ Monza oppure Legioni Romane/Caterina da Forli/Sardegna) e sulle circonvallazioni si è dimezzata la carreggiata dove si congestionano auto e mezzi pubblici, allungando tempi di percorrenza e moltiplicando lo smog emesso delle auto. Siamo sicuri che chi va in bici e, facendo un maggiore sforzo fisico, ha una respirazione più intensa, voglia proprio stare in una camera gas come Via Senato o Fatebenefratelli?
Questo modo di realizzare le ciclabili è solo un espediente per rendere impossibile l’uso dell’auto e dei mezzi di superficie. Siamo sicuri che basterà per convincere chi usa l’auto a scegliere la bici o il monopattino tutti i giorni e a tutte le età?
Basta osservare quante code si formano nel tratto di Fatebenefratelli da C.so Porta Nuova a San Marco per farsi una idea….
Stessi errori fatti in Via Carducci e San Vittore. Per realizzare delle ciclabili in via Carducci e via San Vittore si restringono 2 arterie di attraversamento utilizzate pure da autobus Atm. Eppure le vie limitrofe sono pedonalizzate (Piazza Sant’Ambrogio) o meno congestionate. Tra l’altro l’Ospedale San Giuseppe rende frequente il passaggio di mezzi di soccorso.
Incredibile poi come Granelli trascuri il fattore tempo. I residenti di San Vittore sono prigionieri delle cesate di cantiere dal 2016, i lavori termineranno forse nel 2024, ma secondo lui dovrebbero esultare perché si ripiantumano i filari, si piantano un po’ di palme e si realizza una ciclabile.
Secondo i rumors anche Sala si è reso conto della incapacità dell’Assessore e vorrebbe dirottarlo a fare il Presidente del Municipio 9 in caso di vittoria. Speriamo invece che chi ha subito tanti errori e disagi punisca tutta la squadra che li ha compiuti.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
La ottusitá e la arroganza di Granelli sono da anni sotto gli occhi di tutti i milanesi. Personalmente ebbi modo di litigarci in occasione della presentazione del progetto lavori in Wagner e Monte Rosa ai residenti, quando mi accorsi che il progetto sarebbe andato avanti comunque ed intoccato, a prescindere dalle tante lamentele dei residenti.
Per quanto attende alle ciclabili, poi, il fallimento delle stesse è palese nel risultato ottenuto: chiunque puó andare (chessó) in Viale Sardegna e contare quante biciclette percorrono le due ciclabili; a Milano coloro che usano abitualmrnte la bicicletta per spostarsi sono una percentuale esigua: fra il 4 e l’8%; il progetto di creare 100 km di ciclabili (fatte malissimo), per un numero così piccolo di utilizzatori (che diventa zero col brutto tempo) è una grossa idiozia nel momento in cui crea problemi al restante 96% dei milanesi.
Cosa ci sta dietro a questa idiozia? La ideologia di una certa sinistra barricadera e green, la necessità di Sala di sdebitarsi con quella stessa sinistra barricadera che lo ha fatto vincere al ballottaggio, la scellerata voglia di trasformare Milano in Amsterdam; infine la idea stupida e radical chic di Sala di costringerci a rottamare le nostre vetturette per sostituirle con auto elettriche ( che solo lui considera ancora “il futuro”, mentre non lo è affatto).
Tutti segnali di cosa ci aspetterà, qualora questa gente arrogante ed ignorante venisse rieletta.
Come andrebbero fatte invece le ciclabili, visto che affermi che sono fatte malissimo?
Sono d’accordo che oggi solo una percentuale esigua usa la bici, e se si continua osteggiare qualunque tentativo di proteggere i ciclisti con queste infrastrutture sicuramente i ciclisti non aumenteranno ma diminuiranno, visto che oggi nella maggior parte delle strade sono in balia di automobilisti distratti che possono ucciderli con una manovra sbagliata, come sanno tanti famigliari che hanno perso i propri cari in passato in questo modo.
Cos’è un politico che non risponde mai? E’ un oscuro assessore (definizione di Scurati sul corriere della sera).
Anche noi gli vorremmo lasciare il segno.
Scusa, ma le ciclabili della cerchia della 94 non sono un’opera che ci ha lasciato la Giunta Moratti?
Probabilmente ci sono problemi di disagio nel partorire questi aborti urbanistici