Buon lunedì amici sportivi, maratona calcistica senza fine quella che sta proponendo il calendario, tra coppa Italia, campionato e a breve ripresa delle coppe europee. La 21a parte al venerdì, con l’anticipo serale tra Fiorentina e Inter, partita in cui gli obiettivi delle due squadre sono gli stessi, i 3 punti, ma per ben diversi scopi di classifica. I viola padroni di casa scendono al Franchi per cercare di non avvicinare troppo le posizioni critiche della bassa classifica. L’Inter per mantenere il passo con il Milan in testa, e sorpassarlo almeno per un giorno in attesa del risultato delle partite di sabato, tra le quali appunto Milan-Crotone. Ma non solo, perché il match clou della giornata è Juventus-Roma, rispettivamente in quarta e terza posizione dietro le due milanesi. L’esito di questo incontro, in ogni caso, porta vantaggio alla coppia di testa perché una delle due (se non entrambe) perderà punti dalla vetta in caso di pareggio, e di vittoria di Milan e Inter.
Veniamo quindi al riepilogo di Fiorentina–Inter, incontro che ha visto la vittoria dei nerazzurri di Conte, 0-2 con gran gol di Barella e raddoppio di Perisic nella ripresa.
Tanta, troppa Inter per la Fiorentina. Al Franchi, la squadra di Conte passa senza nemmeno faticare troppo, in vista della gara di ritorno con la Juventus in c. Italia, agguantando almeno temporaneamente il primo posto in solitudine. Dragowski chiude miracolosamente la porta a Barella dopo pochi minuti, ma il numero 23 nerazzurro (il migliore dei suoi delle ultime giornate) si vendica alla mezz’ora sbloccando il match con un prezioso destro a giro dal limite dell’area. La Fiorentina abbozza una reazione e prende campo, costringendo l’Inter a ripiegare e ad assumersi qualche rischio di troppo. Ma la traversa nega a Bonaventura la possibilità di pareggiare immediatamente i conti, e l’Inter riorganizza l’assetto nella ripresa, raddoppia al 52′ con il tap-in ravvicinato di Perisic, imbeccato ottimamente sul secondo palo dal solito Hakimi. Gli ingressi di Kokorin e Malcuit – all’esordio assoluto con la Fiorentina – non riescono a scuotere i viola, costretti dunque a capitolare dopo gli ultimi due risultati utili consecutivi. Nerazzurri che così riscattano l’ultima sconfitta in C. Italia contro i rivali della Juve, e si godono la vetta della classifica, in attesa della sfida del Milan contro il Crotone.
Incontri del Sabato, iniziano Atalanta e Torino, e qui spunta la prima sorpresa, amara per gli uomini di Gasperini. Partita incredibile quella di Bergamo con l’Atalanta che, dopo essere andata avanti 3-0 con le reti di Ilicic al 14′, Gosens al 19′ e Muriel al 21′, si addormenta sul finire di primo tempo. Ne approfitta il Torino che accorcia le distanze con Belotti, sulla ribattuta di un suo calcio di rigore al 43′, e Bremer al 45′. A completare la rimonta ci pensa Bonazzoli all’84’, con un’incornata su punizione scodellata a centro area da Verdi. Finisce 3-3 al Gewiss Stadium, con i nerazzurri bergamaschi che sprecano una chance ghiotta di riportarsi in zona Champions.
A Sassuolo arriva la seconda sorpresa della giornata, e la interpreta in negativo la squadra di De Zerbi, che con questo nuovo stop di fronte allo Spezia innesca una crisi reale, anche se credo temporanea. Questa è la sensazione, almeno alla luce degli ultimi risultati, vista la potenzialità della squadra che non rispecchia queste negatività. Lo Spezia fa il colpaccio e affonda il coltello nella crisi degli emiliani. La formazione di Italiano espugna il Mapei Stadium, imponendosi per 2-1 in rimonta e vendicando il ko dell’andata. Gli emiliani passano per primi con Caputo, lanciato verso la porta da Obiang, ma i liguri trovano il pareggio già nel primo tempo grazie a un colpo di testa vincente di Erlic. Pomeriggio nerissimo, dunque, per i neroverdi che appaiono completamente smarriti. E nella ripresa, sempre da azione d’angolo, Gyasi devia da pochi passi un altro colpo di testa di Ismajli, regalando il successo allo Spezia. De Zerbi, incerto tra lo sconsolato e l’arrabbiato, nelle ultime cinque giornate ha perso tre volte e pareggiato due. Più l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della SPAL. Tre punti fondamentali invece per lo Spezia, che con questo passo si tiene distante dalla zona calda, e continua il percorso verso la salvezza.
La vecchia signora alias Juventus intanto, beneficiando ancora di un “vecchio” portoghese che della carta d’identità se ne frega, risponde alla vittoria dell’Inter, mette pressione al Milan e scavalca la Roma al terzo posto: 2-0 ai giallorossi. Fonseca deve fare i conti con un super Ronaldo, che dopo i due gol all’Inter in C.Italia trova una nuova perla nel primo tempo. L’autogol di Ibanez nella ripresa affossa le speranze dei giallorossi, spesso padroni del campo ma poco incisivi. E ancora una volta senza punti contro una big. Buon avvio della Roma, ma il match si sblocca subito con la magia di Ronaldo, che controlla e calcia con il sinistro in meno di un secondo da fuori area, pallone nell’angolino. Prodezza da campione. Il portoghese torna al gol in campionato dopo tre partite a secco in Serie A: la traversa gli dice di no una decina di minuto dopo, poco prima pericoloso Cristante. Il copione è sempre lo stesso: Roma padrona del gioco ma poco pericolosa, Juve attenta e pronta a colpire. Nella ripresa entra Dzeko, ma l’autogol di Ibanez, su tentativo di evitare a Ronaldo di segnare a porta vuota, mette la parola fine alla partita. Bianconeri a quota 42, giallorossi fermi a 40. Con Napoli e Lazio pronte all’aggancio.
E se sorpresa non si può definire la sconfitta romanista, visto l’avversario, il termine si adatta ancora alla quarta ed ultima partita della serie di anticipi, Genoa-Napoli. I rossoblu liguri non si fermano più: infilano un altro successo (2-1) e la somma diventa 13 punti nelle ultime 5 gare. Contro il Napoli, prestazione cinica e quadrata: la band di Gattuso attacca, il Grifone colpisce in ripartenza con la doppietta (all’11’ e al 26′) del grande ex Goran Pandev, un altro stagionato ma esperto e ancora valido attaccante, schierato al posto dell’infortunato Shomurodov. A nulla serve il bel diagonale vincente di Politano al 79′ per gli ospiti, pieni di rimpianti, soprattutto per una traversa di Petagna e un palo di Insigne, colpiti rispettivamente al 24′ e al 78′. Fallita la possibilità di agganciare la Roma al quarto posto a 40 punti, Ospina e compagni restano quinti a 37. La formazione di Ballardini, invece, continua a scalare posizioni e ora è undicesima, a quota 24.
Prima partita della domenica, Benevento e Sampdoria dividono la posta con un 1-1 nel lunch-match di metà classifica della 21a giornata. Al “Vigorito” di Benevento succede tutto nella ripresa: sanniti in vantaggio al 55′ con l’ex Caprari, che fa passare il pallone tra il primo palo e un colpevole Audero. Poi entra Damsgaard e cambia il match: è il giovane danese, infatti, a pescare Keita, in gol all’80’. Entrambe le squadre tengono mantengono viva la partita fino alla fine, con in canna il colpo del ko ma nessuno preme il grilletto, e il pareggio è il risultato più giusto. Blucerchiati a 27 punti, Strega a quota 23.
E’ il turno del Milan, che ovviamente ha come obiettivo primario la riconquista del primo posto, appena sottrattogli dall’Inter vittoriosa a Firenze. L’ostacolo si chiama Crotone, livello di difficoltà medio basso ad essere generosi, ma il campionato ha già più volte dimostrato che ogni distrazione può costare cara, anche con avversari inferiori. E le battute iniziali lo confermano, visto che per ben 3 volte il Crotone ha seriamente minacciato la porta di Donnarumma, anche se il Milan aveva già messo un pallone in rete con Calabria, ma in posizione di off side. Rossoneri che hanno un certo predominio territoriale, ma il Crotone non si tira indietro e accetta il confronto senza alzare barricate, ripartendo ogni volta che gli è possibile. Al 31′ però i diritti della tecnica e dell’esperienza hanno la meglio, triangolo rapido in area tra Leao e Ibrahimovic, dalla sinistra piattone preciso sul secondo palo e palla in rete.
Ripresa che sembra avviarsi su ritmi più bassi, ma è solo una sensazione temporanea perché dal 64′ al 70′ il Milan dilaga. Prima raddoppia con un facile tap in di Ibra, lasciato solo nell’area piccola, su cross di Hernandez, poi è doppietta di Rebic in nemmeno un minuto, e il Milan archivia il match tornando al primo posto in classifica.
A Udine in scena un derby del triveneto tra Udinese e Verona, che si aggiudicano (2-0) i padroni di casa al termine di una partita piuttosto complicata. I ragazzi di Gotti riescono a sbloccarla soltanto all’84’, con un’autorete di Silvestri, fino a quel punto impeccabile, dopo una prima frazione in cui non pochi interventi del portiere avevano negato ai friulani il gol del vantaggio. A chiuderla, al 90′, un gol delizioso di Deulofeu, migliore in campo. Ottima la prova di Llorente, che regala ai suoi tre punti pesanti, mentre delude l’ex-Lasagna, mai in partita.
Parma–Bologna, andato in scena allo stadio Tardini di Parma, si è concluso col punteggio di 0-3. Gara decisa dalla doppietta nel primo tempo di Musa Barrow (due assist di Sansone) e dalla rete di Orsolini nel recupero. Il Parma di D’Aversa, in virtù di questo risultato, resta ancora penultimo a quota 13 punti, mentre il Bologna di Mihajlovic muove la classifica e sale a 23 punti, superando nuovamente lo Spezia.
A chiudere la 21a giornata, all’Olimpico la Lazio affronta il Cagliari terz’ultimo, in crisi da qualche turno con 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Al contrario, i biancazzurri di Inzaghi si presentano in campo con un filotto di 5 vittorie consecutive, che tentano di allungare per non perdere il passo delle squadre di testa e tentare il sorpasso del Napoli, fermato a Genova. Primo tempo che si conclude a reti inviolate, in sostanziale equilibrio con la Lazio che tenta intorno alla mezz’ora di scardinare la difesa sarda, non vanno a segno le incursioni di Luis Alberto e Immobile, anche grazie a pregevoli interventi del portiere cagliaritano Cragno. All’avvio della ripresa, Lazio all’assalto e ancora Cragno protagonista, ma per poco il Cagliari non approfitta di un improvviso smarrimento della difesa biancazzurra con Marin, che sbaglia al cospetto di Reina. Al 61′ però Immobile trova l’occasione propizia, su leggero tocco di testa di Milinkovic raccoglie e mette in rete il gol dell’1-0 che toglie la Lazio dai fanghi del pareggio, nonostante i tentativi di recupero di un Cagliari volitivo e non arrendevole. Di Francesco raccoglie quindi la quinta sconfitta in 6 partite e rimane terz’ultimo, mentre la Lazio affianca la Roma a 40 punti e quarto posto.
E’ tutto per oggi, appuntamento alla 22a con un anticipo venerdì 12 Febbraio, Bologna-Benevento alle 20,45. Arrivederci e buon Lunedì!