Istituzioni Sanitarie e Sociali insieme per affrontare la fragilità in tempo di pandemia. Nasce il Protocollo di assistenza domiciliare integrata
Un servizio di assistenza domiciliare a tutto tondo, in tempo di pandemia, per le persone con fragilità ammalate di
#Covid o con familiari positivi, che risponda alle problematiche di natura socioassistenziale e nello stesso tempo tenga conto degli aspetti di carattere sanitario che in questa fase risultano prioritari.
Questa la sfida lanciata dal Comune di
#CiniselloBalsamo per rispondere ai diversi bisogni emersi in questi mesi di emergenza sanitaria, che ha visto coinvolti anche altri soggetti Istituzionali quali ATS Milano, ASST Nord Milano, l’Azienda partecipata “Insieme per il Sociale” e i Servizi Sociali degli altri comuni di Ambito quali Cormano, Bresso e Cusano Milanino.
Un impegno che si è concretizzato nella stesura del “Protocollo di Assistenza Domiciliare Integrata Covid”. Un insieme di azioni definite per fasi, dall’approccio innovativo, che proprio in questi giorni vede il suo debutto in forma sperimentale nel Comune di Cinisello Balsamo.
“In questi mesi di pandemia, a fronte di utenti che hanno preferito sospendere momentaneamente il servizio di assistenza domiciliare poiché sostenuti da una buona rete familiare, sono state diverse le richieste intervento per persone fragili con sintomatologia Covid oppure in isolamento per la presenza di familiari positivi. Così come altrettanto significative sono state le richieste da parte di soggetti bisognosi di protezione sociale a seguito della crisi economica che ha prodotto nuove povertà – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali,
Valeria De Cicco che ha seguito in prima persona l’iter di definizione del Protocollo -. “Ciò ci ha messi di fronte alla necessità di un ripensamento e di una nuova riformulazione dei servizi sociali forniti. Questo Protocollo è il frutto di un importante lavoro di coordinamento e di forte integrazione tra interventi di natura sanitaria e socio assistenziali prestati da Istituzioni diverse”.
Il primo passaggio è stato quello di dare avvio ad un “Tavolo della Salute” di confronto permanente a livello tecnico tra le Istituzioni, da cui poi è scaturito il Protocollo. Quest’ultimo stabilisce una serie di azioni da mettere in campo per una presa in carico rapida, entro le 24 ore, definendo con puntualità le responsabilità e i compiti dei soggetti coinvolti: i Servizi Sociali dei quattro Comuni, il Servizio Infermieristico di Comunità, i medici di medicina generale, il personale che gestisce i diversi Servizi di Assistenza Domiciliare per anziani, disabili, etc.
Sono diverse le fasi previste: si parte dalla raccolta delle segnalazioni e dalla definizione dell’iter diagnostico o terapeutico necessario per arrivare poi alla programmazione dei diversi interventi che possono essere di tipo infermieristico domiciliare, di supporto psicosociale o legato alla fornitura di pasti a domicilio.
“Sono diversi i punti di forza di questa nuova sperimentazione – conclude l’assessore De Cicco -. In primis la centralità del bisogno del soggetto o dell’intero nucleo famigliare fragile, poi il mix di prestazioni sanitarie e sociali realmente coordinate e funzionali. Infine la presa in carico rapida, grazie all’identificazione di riferimenti precisi, la definizione dei ruoli e delle funzioni”.
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