Il calvario degli inquilini MM di via Tofano 5

Milano

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di alcuni inquilini via Tofano 5, casa popolare gestita da MM:

“A seguito dell’ennesima lettera di richiesta di conguagli dei canoni di locazione arretrati da parte di Metropolitana Milanese, intendiamo esporre i gravi problemi e l’allarmante peggioramento della situazione delle abitazioni in oggetto, nello stabile di Via Tofano, n. 5 (Torre “C”) a Milano.

In particolar modo:

1-Uno dei due ascensori è stato fuori servizio per parecchi mesi e, solo dopo aver sollecito al più presto la riparazione, è stato ripristinato, trattandosi di un mezzo necessario ed indispensabile per molti inquilini dei piani alti. L’altro continua a funzionare male, fermandosi ogni tanto, con il rischio concreto di rimanervi chiusi, come già successo in alcune occasioni.

Si segnala che molti inquilini dei piani alti sono costretti a dover raggiungere le proprie abitazioni a piedi, pur essendo anziani e con patologie abbastanza gravi (p.e. cardiopatici). Altri, invece, non riescono più ad uscire di casa nei periodi in cui gli ascensori sono entrambi fuori servizio, per cui tale situazione pregiudica così totalmente il diritto ad un’esistenza normale, quasi come se fossero “sequestrati in casa”.

2- All’interno del palazzo di 10 piani i citofoni risultano ancora non funzionanti del tutto, oppure la comunicazione è spesso disturbata o si sente poco, per cui più volte è stata segnalata la problematica a Metropolitana Milanese al fine di ripristinare la situazione al più presto.

Inoltre dalle prese di energia elettrica continua ad uscire aria fredda, in particolar modo in questo periodo di inverno dalle temperature rigide, per cui ciò comporta un continuo dispendio di consumo nel riscaldamento dei vari appartamenti, oltre ad un inevitabile aumento nei costi nelle bollette pagate regolarmente.

3- Rimane il problema della sicurezza pubblica del palazzo, poiché i lavori di rifacimento dell’ingresso elettrico al cortile sono stati iniziati, ma sospesi dopo poco, per cui ci si chiede se e quando sia prevista la loro prosecuzione, nella speranza di riuscire a sistemare a breve l’ingresso in modo tale che tutti i condomini siano maggiormente tutelati. Ciò comporta un rischio notevole per l’incolumità pubblica degli inquilini con anche un continuo via vai di persone non autorizzate ad entrare nel palazzo.

Inoltre anche il portone di ingresso dello stabile è malfunzionante nella serratura di ingresso, soprattutto in considerazione che, purtroppo, non è più presente il servizio di portierato di giorno e ciò comporta una situazione di pericolo anche per le abitazioni private.

4- All’interno delle abitazioni si vive male, poiché d’inverno vi sono molti spifferi di aria fredda provenienti sia dagli infissi e sia dalle prese elettriche che costringono gli inquilini ad utilizzare il riscaldamento per molte ore al giorno ed anche di notte, quando non ci sarebbe effettivo bisogno. Tale situazione comporta un aumento ingiustificato e gravoso delle spese sostenute per il riscaldamento, trattandosi di una situazione quotidiana molto difficile da affrontare, anche perché molto spesso le richieste di intervento inviate al Comune di Milano e a Metropolitana Milanese sono rimaste senza risposta.

La situazione, in sintesi, rimane molto grave e difficile da sostenere, soprattutto in questo periodo invernale freddo da parte di persone anziane che meriterebbero una migliore sistemazione, avendo sempre pagato regolarmente tasse allo Stato e bollette per i consumi.

Da ultimo, si segnala una forte e crescente sfiducia ed un continuo malessere da parte nostra per la situazione attuale e per le possibilità di migliorarla in futuro. Per cui si richiede che sia il Comune di Milano e sia Metropolitana Milanese intervengano, al più presto, al fine di tutelare i diritti di coloro i quali si trovano ad affrontare questa grave situazione quotidiana di disagio e malessere del tutto ingiustificati.

Alcuni inquilini delle case popolari di

Via Tofano, n.5 – Milano”

 

Commenta così la vicenda Franco Vassallo, consigliere del Municipio 7 delegato alla casa:

“La manutenzione nelle case MM sta diventando un imbarazzo per l’intera città di Milano. Non è ammissibile che gli ascensori siano perennemente sull’orlo della rottura. Soprattutto in torri molto alte, in cui avere o non avere l’ascensore significa essere liberi o essere agli arresti domiciliari. Abbiamo il dovere, come comunità politica, di fare qualsiasi cosa perché questo non avvenga. E se per riuscirci dovremo ricorrere a soluzioni innovative, allora che sia. Non è possibile che per riparare un ascensore si debbano attendere mesi. O le elezioni…”

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