La notizia non è inaspettata: le elezioni comunali probabilmente slittano in autunno. Sarebbe stato incoerente far votare milioni di italiani per il rinnovo degli organismi comunali ma avvalersi del momento pandemico come pretesto per non sciogliere le Camere e rinnovare il parlamento. Ed è deducibile che il Quirinale sarebbe particolarmente interessato all’opzione di rimandare le votazioni in autunno, come dimostra il discorso di Sergio Mattarella dopo il tentativo fallito di Roberto Fico.
I sindaci da rinnovare sono preposti ad amministrare città nodali e diversi comuni, tra i quali Roma e Milano, ma anche Napoli, Bologna e Torino. Sicuramente a Milano la sfida sarà particolarmente agguerrita. Sala sta correndo con promesse azzardate, prefigura alleanze discordanti, immagina soluzioni scritte a tavolino, ma avulse dalla realtà e la collaborazione del PD, Verdi, Centri sociali ha già il fiatone. Sei o sette mesi di tour, sbanchettando qua e là, parlando con i cittadini possono essere anche snervanti. Soprattutto se il verbo futuro è usato e abusato. E la rincorsa ad un “fare” che in 5 anni non si è realizzato, diventa sterile.
Ma ora c’è un nuovo decalogo comportamentale, sempre di Sala, per salvare uno “stile” fino ad ora ignorato: «Mi impegno a condurre una campagna elettorale concentrata sui contenuti e sulle idee, attraverso un linguaggio rispettoso e non ostile perché è dovere di noi politici dare l’esempio». Forse è il suggerimento che in quella famosa cena ha dato a Grillo? Ma, a parte l’ironia vengono alla memoria immediatamente le stucchevoli e controproducenti polemiche con Fontana, le accuse anche violente, le affermazioni più che autoreferenziali. E l’odio puro espresso tante volte arbitrariamente dai suoi alleati contro gli avversari politici. Anche questi propositi, caro Sala saranno, è prevedibile, parole vuote.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano