Bertolaso: siamo in guerra, occorre ridurre scorte vaccini per somministrare il più possibile

Lombardia

La Lombardia ridurrà la quota del 30 per cento di scorte di vaccini che “ogni regione deve tenere per sicurezza” definita dal piano vaccinale nazionale per somministrare immediatamente più vaccini. Lo ha detto Guido Bertolaso, responsabile della campagna vaccinale della Lombardia, presentando l’aggiornamento al Piano vaccinale lombardo approvato dalla Giunta regionale. “Noi abbatteremo questa percentuale di scorte disponibili perché pensiamo che bisogna intervenire immediatamente – ha detto Bertolaso – I dati parlano molto chiaro: l’unico modo per fermare questa pandemia è vaccinare. Anche con quelli che sono i vaccini disponibili e anche cercando di avere più vaccini”. “Io dico da tecnico – ha proseguito Bertolaso – che bisogna fare di più, che bisogna ancora di più correre e avere il coraggio di prendere decisione che magari in tempo di pace non verrebbero prese e che magari richiederebbero maggiore riflessione e condivisione. Adesso siamo in tempo di guerra. La variante inglese si sta già diffondendo, non solo in provincia di Brescia, e quindi bisogna lavorare per cercare di rallentarla”. 

Bertolaso ha quindi spiegato che “tra domani e venerdì mattina” verranno vaccinati i comuni più colpiti nella fascia di contenimento tra i comuni “border line tra Brescia e Bergamo”, “poi – ha aggiunto – ci porteremo avanti agli altri comuni della provincia di Brescia che verranno colpiti. Prima di arrivare a vaccinare tutti e tre i comuni coinvolti ci vorrà del tempo, sulla base della disponibilità del vaccini che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane”. “Non possiamo vaccinare tutti gli abitanti di questi i comuni, perché non abbiamo i vaccini. Se avessimo i vaccini sufficienti li vaccineremo tutti – ha aggiunto Bertolaso – Però purtroppo questo non accade. E questo non vuole essere un alibi, sia chiaro. Secondo me in giro nel paese c’è chi sfrutta il fatto che non ci sono vaccini sufficienti per non vaccinare come si dovrebbe. Questo non è il caso della Lombardia, dove stiamo andando ventre a terra. E stiamo anche riducendo le scorte definite da Roma che ogni regione deve tenere per sicurezza, che dovrebbe essere il trenta per cento dei vaccini che vengono forniti”.

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