Non basta postare un grafico, ipotizzare lavori proiettati nel tempo, pensare ai trasporti, ma è anche necessario considerare la galassia di persone che fruiscono i servizi e che devono avere, di diritto, un contesto efficiente.
Scrive Mauro Pompili su Arcipelago “È evidente, naturale, pensare che posti frequentati da così tanti pendolari lungo i tragitti casa-lavoro-casa e casa-studio-casa si prestano per la collocazione di servizi alla persona. Tra questi per esempio: negozi al dettaglio o altri servizi commerciali, sportelli bancari, uffici postali e sportelli dell’amministrazione pubblica, centri sportivi o palestre per l’esercizio fisico, presidi del sistema sanitario, ecc….Il PTM cerca di superare l’approccio meramente trasportistico introducendo per le stazioni e fermate il concetto di Luogo Urbano per la Mobilità (acronimo LUM), favorendone l’inserimento e integrazione nel tessuto urbano e nella vita del contesto locale in cui sono collocate. Ciascun LUM stazione/fermata viene classificato secondo tre livelli di importanza a seconda del ruolo che svolge nel sistema di trasporto. Il PTM individua i servizi esistenti, e fornisce indicazioni su quelli da programmare, che sarà compito dei Piani di governo del territorio (PGT) procedere a localizzare e dettagliare….Il PTM definisce il LUM come l’area di territorio compresa entro una distanza tra i 200 e poco più di 500 metri da ogni stazione/fermata, variabile in funzione dell’importanza della stessa. Si tratta di un cerchio, con centro nella stazione/fermata, individuato in prima approssimazione dal PTM che spetta al comune perimetrare in modo dettagliato sul territorio e articolare al suo interno usi, funzioni e servizi, in modo da rafforzare sia il ruolo di interscambio trasportistico che quello di centralità urbana (2). Nella relazione del PTM (pagina 99) vengono così descritti: “…. all’interno del LUM i comuni provvedono a localizzare:
- i servizi e le infrastrutture necessari per potenziare la funzione di interscambio secondo le indicazioni di massima del PTM e di maggiore dettaglio del PUMS metropolitano [Piano Urbano della Mobilità Sostenibile], quali parcheggi per auto e per bici, viabilità di accesso, piste ciclabili e percorsi pedonali protetti;
funzioni urbane e servizi alla persona e alle imprese, secondo i fabbisogni individuati dal PGT, compatibili con il ruolo di interscambio della fermata, e finalizzati a migliorare sicurezza e vivibilità dell’area, come: esercizi commerciali di vicinato ed eventuali strutture commerciali compatibili, uffici pubblici e altre funzioni terziarie, presidi territoriali del servizio sanitario, strutture per l’istruzione, culturali, di intrattenimento, sportive e altre a elevato afflusso di utenti”….Il PTM demanda al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città metropolitana l’individuazione degli interventi da realizzare per la parte trasportistica (parcheggi di interscambio, viabilità locale, spazi di sosta e di carico e scarico passeggeri, parcheggi bici e percorsi ciclabili di accesso, spazi per fermate bus, ecc.).
Occorre ricordare che il Sindaco della Città Metropolitana è sempre Sala che si propone per prossimo mandato con una campagna elettorale martellante e, se posso dirlo, superficiale.