In Darsena, ora numero chiuso e ‘senso unico’, Bolognini “Dove erano i controlli promessi da Sala?”

Milano

Ingressi contingentati e ‘senso unico’ in Darsena a Milano: è questa la prima conseguenza della folla che si è ritrovata sabato sera per una sorta di rave party nell’ultimo sabato in zona gialla per evitare assembramenti anche semplicemente di famiglie a passeggio.

 Sono state montate transenne e chiusi gli accessi laterali. In Darsena si entra quindi da piazza 24 maggio e si esce da piazzale Cantone.

Si stanno nel frattempo analizzando le immagini dei rave per identificare i partecipanti, che saranno sanzionati.

Bolognini commenta  il rave party “Un rave party durato ore con centinaia di persone che ballavano senza mascherina terminato con una maxirissa finale. I fatti accaduti  in Darsena a Milano sono gravissimi e molto pericolosi. Premesso che i colpevoli sono i ragazzi che si sono radunati, il Sindaco Sala sabato  mattina aveva annunciato un rafforzamento dei controlli, ma il risultato è stato a dir poco fallimentare”. A dirlo è il Commissario Provinciale della Lega  Stefano Bolognini.

“La Darsena – prosegue il leghista -, ancora una volta, è stata una zona franca e a pagarne le spese saranno tutti i Milanesi. Chiediamo quindi al Sindaco Sala di riferire domani con urgenza in Consiglio Comunale sui fatti di ieri sera, spiegando che cosa non ha funzionato. Sala – conclude Bolognini – non può limitarsi ad un post su Instagram per esporre la sua versione dei fatti e non prendersi nessuna responsabilità. È una mancanza di rispetto verso l’istituzione, ma soprattutto verso la città e i cittadini”.

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