Pubblichiamo le lettere scritte a Palazzo Marino da alcuni comitati residenti per protestare contro la delibera 74/20 sui dehors su strada:
Egregio Signor Sindaco Giuseppe Sala,
Egregio Signori e Signore tutti,
sottoscriviamo quanto già esposto dai Comitati firmatari la lettera sotto riportata e ci pregiamo di aggiungere un punto non chiaramente trattato: la lesione dei diritti e della vivibilità dei residenti nonché il danno economico e psicofisico degli stessi ai quali sono stati aboliti i centenari Servizi Primari; con la trasformazione dello spazio pubblico in spazio privato, senza alcun discernimento,
perequazione né coinvolgimento.
Considerato che:
a) lo spazio pubblico concesso risulta essere:
a. marciapiedi e zone verdi – di cui ampiamente trattato nella lettera allegata;
b. stalli di sosta residenti e non (linee gialle, blu e bianche) e questi sono la maggior parte.
b) Lo spazio pubblico è stato creato e manutenuto con le imposte e a cura dei residenti e a tutela di diritti
vitali per gli stessi (standard urbani – art. 4, legge 29 settembre 1964, n. 847):) .
c) I residenti sono costretti a affittare o comprare per un posto di sosta privato;
d) In diverse vie e zone, per la propria conformazione, NON esistono spazi di sosta per autoveicoli oltre la via pubblica;
Visto che:
a) le Occupazioni di Suolo Pubblico Temporanee Leggere del Comune di Milano coinvolgono in primis i residenti milanesi, i quali si sono visti sottrarre spazio pubblico, ossia servizi di urbanizzazione primaria, essenziale per la loro vita quotidiana;
b) Gli stalli di sosta sono stati sostituiti da dehors in ogni dove senza alcuna progettazione, ragionevolezza o logica;
c) Sono sempre più carenti spazi di sosta per handicappati, carico e scarico merci, sosta temporanea;
d) in intere vie la popolazione residente ha visto trasformarsi il 50% dello spazio pubblico in spazio privato.
Riteniamo che si sia attuata una discriminazione ed una lesione dei diritti nei confronti dei residenti milanesi, cagionando agli stessi un danno economico e psicofisico
Chiediamo pertanto al Sindaco agli Assessori e ai Consiglieri Comunali di poter visionare e valutare insieme
gli studi e le analisi effettuate dall’ Amministrazione, prima di emettere dette direttive, e come, quanto e quando il nostro Sindaco, unico e primario referente, intende risanare la situazione creata e ristorare i propri concittadini.
Cordialmente
I referenti del Comitato Tortona Solari QTS 30 2.0
*
Egregio Sindaco, Egregi Assessori, Egregio Presidente del Consiglio Comunale, Egregi Consiglieri Comunali,
Sottoponiamo alla vostra attenzione le seguenti riflessioni in relazione alla Delibera del 16/12/2020: “Approvazione del
Regolamento sulle Occupazioni di Suolo Pubblico Temporanee Leggere del Comune di Milano. Immediatamente
eseguibile.”
In Premessa la delibera del 16 dicembre 2020, in oggetto, sottolinea i risultati conseguiti dalla precedente delibera del
14 maggio che aveva introdotto l’uso gratuito del plateatico con un iter concessorio facilitato: “… 2.579 concessioni di
occupazione di suolo pubblico per la posa di strutture temporanee e prontamente rimovibili su aree a verde, su
marciapiedi, su isole pedonali e in carreggiata su area di sosta, per un totale di circa 64.500 mq di spazio pubblico
concesso”.
Il che vuol dire che in cinque mesi c’è stato, da parte degli Uffici, il rilascio record di 17 concessioni al giorno, festivi
compresi, con una media di circa 420 mq di aree pubbliche sottratte ogni giorno a marciapiedi, carreggiate, verde, stalli
di sosta e aree pedonali per ospitare i dehors dei pubblici esercizi.
Una trasformazione così rapida del territorio urbano, richiesta per di più da una sola associazione di categoria del
commercio, che non può non avere avuto ripercussioni sull’equilibrio del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
1. Si chiede, pertanto, di conoscere come e se sia stato modificato il PUMS ritenendo che non si debba procedere per
segmenti scollegati, come si evince dal sito del Comune, ma raccordarlo e riequilibrarlo con la nuova classificazione
delle strade in cui carreggiate, oggetto di concessione di plateatico, hanno mutato la loro destinazione da mobilità a
commerciale. Modifica che si rende ancora più necessaria nel caso in cui, come annunciato, le concessioni si
trasformassero in massima parte, in virtù delle prossime delibere, da temporanee a permanenti.
2. Si ritiene necessario, a riguardo, che per i residenti siano dedicati nuovi posti auto a “ristoro” di quelli loro
sottratti e trasformati in plateatico per dehors (dalla Delibera “soddisfacimento della domanda di sosta residenziale”).
A tal proposito si chiede di conoscere modalità e tempistiche necessarie per il raggiungimento di tale finalità.
3. Si ritiene che la norma “non saranno concedibili di norma spazi complessivamente superiori a 10 mt. lineari, salvo
valutazioni specifiche degli uffici competenti in relazione al contesto urbano del quartiere di riferimento” possa dare
adito a decisioni disomogenee soggette a criteri di discrezionalità.
4. Si ritiene, altresì, che questa Delibera determini una diseguaglianza tra esercizi pubblici che possono allargare il
plateatico o possono richiedere plateatico e quelli che per motivi logistici non possono farlo. La gratuità concessa,inoltre,
inevitabilmente calamiterà l’apertura di nuovi pubblici esercizi in zone che registrano già un’altissima concentrazione
di locali.
5. Si ritiene che la possibilità di concedere a priori l’assenso per l’occupazione di spazi confinanti (“prospicenti”) si
possa poi tradurre de facto in una compravendita di detti spazi tra i soggetti interessati.
6. Si chiede, come in una situazione di emergenza sanitaria, i pedoni potrebbero essere tutelati come distanziamento
sociale nel momento in cui gli spazi pedonali sono occupati da ulteriore plateatico e da una maggiore frequentazione.
7. Si chiede quali siano gli arredi prontamente rimovibili per affrontare situazioni di emergenza, con passaggio di
automezzi dedicati, e nello stesso tempo si afferma nel Testo emendato che “Gli arredi devono avere caratteristiche tali
da presentare resistenza alle intemperie, con conseguente necessità di ancoraggio al suolo per mezzo di opportuni
fissaggi”.
8. Si chiede quali sarebbero le iniziative per stabilizzare ciò che dovrebbe essere temporaneo” futura promozione di
iniziative per la stabilizzazione di tali occupazioni temporanee”.
9. Si chiede come s’intende contrastare l’aumento dell’inquinamento acustico causato dal permanere dei
frequentatori negli spazi esterni al locale determinato dall’allargamento del plateatico. Si osserva che a oggi sono stati
autorizzati dehors in zone in cui il disturbo alla quiete pubblica costituisce un dato già certificato da ARPA e dalle forze
dell’ordine.
10. Si chiede chi sosterrà gli oneri economici nel caso si verificassero danni a strutture o spazi pubblici se i gestori non
sono tenuti al deposito cauzionale.
11. Si chiede, inoltre, se è intenzione dell’Amministrazione rinnovare la proroga oltre il 2021 dati gli oneri che i gestori
dovranno affrontare sia per l’arredo, sia per eventuali impianti o strumenti per il riscaldamento, sia per eventuali pedane.
12. Si chiede se questa Amministrazione sia informata sul divieto di vendita e somministrazione degli alcolici nei dehors
dalle ore 24 alle ore 7 non potendosi considerare “pertinenza” i dehors su suolo pubblico (Risoluzione n. 331482 del 10
settembre 2018 del Ministero dello Sviluppo Economico in richiamo al combinato disposto dell’articolo 14 bis primo e
secondo comma della Legge n. 125/2001).
13. Si chiede, infine, se è previsto, e in tal caso come s’intenda realizzarlo, che a maggiore diffusione urbana del
plateatico sia corrisposta una maggiore presenza del personale di polizia municipale e di stato, di Arpa e di ATS che
possa garantire un adeguato controllo sulla sicurezza anche sanitaria dei residenti, sul rispetto dei luoghi, sul diritto al
riposo notturno, sul rispetto degli spazi degli altri esercizi commerciali, già danneggiati dalla proliferazione di locali
pubblici, per assicurare “il contemperamento degli interessi pubblici e privati e di tutela dell’ambiente e del decoro”.
Concludiamo affermando quanto osservato e detto da vent’anni: questa gestione e trasformazione unidirezionale,
monotematica di parti della città in cui la socialità e l’aggregazione sono subordinate alla vendita di alcolici, fenomeno
che sta crescendo con tutti i danni collaterali, umani ed economici conseguenti, l’aumento del disordine urbano
determinato anche dal parcheggio di mezzi di trasporto di qualsiasi tipo e l’onere per la cittadinanza derivante dai
maggior costi della sicurezza, della raccolta di rifiuti e della pulizia dei luoghi renda sempre meno tollerabile questo
indirizzo amministrativo e valoriale di molti quartieri. Pare quindi che la tragedia del Covid non abbia insegnato nulla
a nessuno: non c’è traccia di discontinuità tra il prima e il dopo, viene anzi riproposto con più forza un modello perdente
che cancella diritti ed equità.
Citiamo, infine, una frase di Alda Merini:
“Trovo indecoroso, indecente che i giovani camminino sulle memorie dei vecchi, senza tener conto che la fatica di ogni
giorno, che i nostri figli, che i ricordi della guerra, non volevano dare vita a questa specie di Luna Park.”
I referenti del Comitato Navigli
Aderiscono:
il Comitato Lazzaretto
l’Associazione ProArcoSempione
il Comitato Santagostino
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Ma allora chiediamo anche l’estensione del coprifuoco 22.00 – 05.00 per sempre. Le strade della città non sono il divertimentificio di giovani nulla facenti e la loro corte di delinquenti, senza tetto, spacciatori, ubriachi. Diritto alla quiete notturna per tutti!!!!
La città è diventata un parco giochi, i cittadini devono subire schiamazzi a tutte le ore.
La trovo un’ingiustizia eliminare la tranquillità, di famiglie. Gli spazi concessi provvisoriamente vanno ripristinati.
Questo provvedimento e’ incredibilmente dannoso per chi vive sopra tali attivita’… tavolini senza controllo che non consentono la quiete diurna e notturna di chi paga le tasse e ha il diritto di riposare in casa propria a discapito di commercianti con lavoratori in nero che che fanno la meta’ degli scontrini fiscali… speriamo soltano non diventino definitivi…