Festival Sanremo: Elodie incanta, Ermal Meta è primo, riammesso Irama con il suo mondo poetico

Cultura e spettacolo

Una serata pirotecnica, musica per tutti i registri, mossa con pause obbligatorie e palloncini colorati che siedono sulle poltrone. E la consueta ormai gag di Fiorello con la platea disabitata pare essere più divertente. L’assenza di pubblico non ferma l’impegno di tutti e anche l’emozione, ma la cosiddetta “carne al fuoco” e un tourbillon di passerelle, quasi in affanno per riempire i buchi di una drammaturgia che vuole soddisfare i gusti, tutti, di chi ascolta.

La Pausini fresca vincitrice di un Golden Globe canta emozionatissima, Leali, Bella, Cinquetti eseguono con qualche incrinatura vocale i loro cavalli di battaglia e Gigi D’Alessio e i suoi ragazzi “destinati a non avere” sono vitali, sorridenti. Elodie sorprende e incanta per l’eleganza, sposa il rosso in abiti da sogno, diventa show girl con disinvoltura, non nasconde l’innata timidezza.

A Sanremo i commercianti protestano “Se può servire per la sicurezza è bene, ma è difficile capire l’utilità di un provvedimento così restrittivo quando qui nonostante il festival non gira nessuno”, “Hanno rotto, se si chiude ci devono essere gli aiuti sennò si sta aperti perché le spese non si bloccano e gli affitti, le bollette e i fornitori non fanno sconti”

Ma, naturalmente il Festival con gli alberghi aperti deve illuminare 5 giornate di televisione, con canzoni a volte mediocri, aspiranti ad una carriera di successi, vecchie glorie un po’ appassite. Orietta Berti è tornata come concorrente, finisce nella bassa classifica e forse non è giusto, non è opportuno. Achille Lauro rompe gli schemi, si impone con la sua istintiva trasgressione, innova la prassi stanca del Festival.

La classifica che media i risultati delle due serate vede in ordine crescente: Aiello, Ghemon, Bugo, Random, Orietta Berti, GioEvan, Madame, Extraliscio, Coma,Cose, Colapesce ,Dimartino, MaxGazzé, Maneskin, La rappresentante di Lista, Fulminacci, Gaia, Arisa, Francesco Renga, Willie Peyote, Lo stato sociale, Francesca Michelin e Fedez, Fasma, Noemi, Malika Ayane, Irama, Annalisa, Ermal Meta.

A Irama il mio plauso personale per un testo non banale con tocchi di poesia “…ci vestiremo di vertigini. Mentre un grido esploderà. Come la vita quando viene”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.