L’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli si è spento questa mattina. Aveva 82 anni, ed era stato alla guida del Comune di Milano come sindaco socialista dal 1976 al 1986. La notizia è stata comunicata dalla famiglia alla sezione milanese del Psi.
Oltre alla carriera politica, era stato giornalista, dirigendo il mensile Critica Sociale dal 1981 al 1992, e in gioventù, come perito chimico, aveva lavorato per alcuni anni in un’azienda farmaceutica.
Nato nel 1938, a vent’anni si è iscritto al Partito Socialista Italiano di cui è diventato Dirigente Giovanile dal 1958.
Nel 1970 era diventato Assessore del Comune di Milano, carica tenuta fino al 1976, anno della sua elezione a sindaco Tognoli, dopo l’esperienza da primo cittadino terminata nel 1986, è stato ministro nei governi Goria e De Mita dal 1987 al 1989 e nell’ultimo governo Andreotti dal 1990 al 1992.
Nei mesi scorsi, mentre si trovava in ospedale a causa di una frattura al femore, era stato colpito dal coronavirus e da allora a lungo lottato contro la malattia prima al Policlinico e poi alla Maugeri di San Donato dove era stato ricoverato per la riabilitazione. Soltanto da qualche giorno era tornato a casa sua, dove questa mattina è morto.
Tra i primi ad annunciare la sua morte l’ex assessore e storico socialista milanese Franco D’Alfonso: “Una perdita gravissima per tutti noi, per Milano e personalmente per me e ciascuno di noi. È morto Carlo Tognoli”.
Anche Bobo Craxi ha commentato: “Carlo Tognoli, un pezzo della storia milanese, della Storia Socialista e anche della nostra vita che se ne va”.
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