“Manca trasparenza del disegno urbano complessivo e dunque la partecipazione dei cittadini alla formazione dello stesso, ovvero il fondamentale meccanismo di previa partecipazione procedimentale dei cittadini interessati, previsto per tutte le scelte di pianificazione del territorio, con la conseguente sostanziale estromissione della collettività”. Con queste motivazioni la Rete dei Comitati ha inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala, agli assessori all’Urbanistica Piefrancesco Maran e alla Partecipazione Lorenzo Lipparini e al Segretario Generale Fabrizio Dall’Acqua con cui si chiede di ‘rivedere in autotutela’ la delibera di Giunta del 10 febbraio scorso con la quale Palazzo Marino ha dato il via libera alla riqualificazione dell’area dell Goccia in Zona Bovisa. “Oltre a contraddire i principi di trasparenza e partecipazione, – spiegano i comitati – appare in evidente violazione della legislazione urbanistica italiana fondamentale. A ciò si aggiunge l’assenza di ogni preventiva Valutazione Ambientale Strategica, pur necessariamente prevista dalle norme europee. Tra le conseguenze dell’adozione di questa procedura vi è anche la non possibilità di verificare il rispetto delle funzioni pubbliche e di interesse generale, che saranno solo successivamente definite dal soggetto al quale vengono cedute le aree, ovvero il Politecnico di Milano. Inoltre, non vi è possibilità di verificare la reale porzione di territorio che rimarrà destinata a verde, in quanto tutte le superfici di nuova edificazione o di recupero edilizio, ospitanti anche parzialmente servizi, pubblici o privati, saranno scomputate dal limite sull’indice di edificabilità territoriale posto a 0,35 mq/mq. Infine non vi è alcuna garanzia di contemporaneità tra l’attuazione delle costruzioni relative alla GFU e la sistemazione del grande parco della Goccia che rischia di rimanere sulla carta a tempo indeterminato”, concludono i comitati.
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