“Penso che finché in particolare l’Inter non chiarirà il suo destino per noi le cose devono essere necessariamente ferme”. Così il sindaco, Giuseppe Sala a margine della commemorazione per ricordare le vittime del Covid in piazza della Scala, rispondendo ai cronisti in merito al fatto che la giunta possa, entro la fine del mandato, esprimersi sul progetto del nuovo stadio. “Il punto è, e lo voglio dire con chiarezza ai milanesi, che non stiamo parlando solo dello stadio ma stiamo parlando di un progetto in cui la metà dell’ investimento è sullo stadio e la metà è su altre cose che portano a comporre il futuro di quell’area”, ha proseguito il sindaco. E questo “vorrà dire che ci saranno presumo cinque o sei anni di lavoro. Io non è che posso affidare un quartiere della città per un così lungo periodo a realtà di cui non è certa la proprietà futura.”
– “FC Internazionale Milano ha una storia gloriosa ultracentenaria. Esisteva prima del Sindaco Sala e continuerà ad esistere anche al termine del suo mandato. Troviamo le dichiarazioni del Sindaco di Milano offensive nei confronti della Proprietà, irrispettose verso la storia e la realtà del Club e i suoi milioni di tifosi a Milano e in tutto il mondo nonché irrilevanti rispetto all’attuale iter amministrativo del progetto ‘Un Nuovo Stadio per Milano’. Se dovesse essere confermato che l’Inter e la Proprietà non sono gradite all’attuale amministrazione, sapremo prendere le decisioni conseguenti”. Così in una nota il club nerazzurro replica alle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Sala che questa mattina aveva affermato che il progetto per il nuovo stadio resterà fermo “finché in particolare l’Inter non chiarirà il suo destino” societario.
“Sala ha cercato in modo goffo di scansare la decisione su San Siro per non turbare le anime belle della sinistra verde. Però le sue parole danneggiano 2 grandi patrimoni storici, sportivi ma anche commerciali della città come Milan e Inter.
Il Sindaco scelga la strada degli investimenti privati, del lavoro, del verde e un futuro solido per le 2 società. Si tolga la maglietta verde ancora per qualche mese e persegua l’interesse di Milano”. Lo afferma il capogruppo di Fi in Comune, Fabrizio De Pasquale.
“Siamo stanchi del comportamento del Sindaco e della maggioranza a cui chiediamo da mesi di discutere del progetto Stadio senza ricevere alcuna risposta. Oggi dopo un lungo periodo di impasse ci troviamo ad apprendere, ancora una volta in via ufficiosa, che ha deciso, con il solito fare da uomo solo al comando, di arrestare il procedimento annunciandolo sui giornali. Un comportamento intollerabile e irrispettoso per la città”. Così Gabriele Abbiati, presidente della Commissione Olimpiadi e consigliere comunale della Lega a Milano.
“È inaccettabile – continua Abbiati – che un progetto da oltre un miliardo di euro e al centro del dossier per le Olimpiadi venga trattato da Sala come se fosse la ristrutturazione del soggiorno di casa sua”.
“Un tema delicato, con ricadute su tutto il quartiere e sulla città, un progetto di rigenerazione di questo livello, con tantissimi temi connessi ha bisogno di ampia condivisione sia con il Consiglio comunale che con la cittadinanza ma purtroppo non c’è mai spazio per discuterne, quasi a voler nascondere la polvere sotto il tappeto”, conclude Abbiati.
“Sul progetto del nuovo stadio di San Siro il Comune è in alto mare ma il sindaco Sala tira i remi in barca, scaricando goffamente le responsabilità sull’Inter. Le sue dichiarazioni sono inaccettabili e irrispettose nei confronti di una realtà storica come quella dell’FC Internazionale Milano. Uno scivolone imperdonabile che ha suscitato una giusta e dura reazione da parte della società. Il primo cittadino eviti di trovare scuse ridicole per coprire il caos che regna dentro la sua maggioranza, che in cinque anni non è stata capace di portare a termine un solo grande progetto per la città”.