Le scelte di “urbanistica improvvisata” di Beppe Sala e Granelli che stravolgono la vita di interi quartieri, continuano ad irritare i cittadini milanesi.
Non cessano le polemiche per le decisioni della Giunta che è riuscita a congestionare il quartiere Isola con ciclabili, soppressione di parcheggi, pedonalizzazioni, urbanistica tattica e, per finire, la scelta di istituire una enorme Zona a Traffico Limitato serale.
Scrive Walter M. : “La cosa incomprensibile è che esistono zone di Milano tipo il centro che di notte sono totalmente deserte. Nessuno ci abita, nessuno ci lavora e se la movida si svolgesse qui probabilmente non darebbe fastidio a nessuno.
Invece hanno consentito e incentivato locali e attività in zone tradizionalmente popolari e residenziali che si sono trasformate in fonte di disturbo perenne dei residenti anche a causa dei comportamenti degli avventori che vengono in questi luoghi considerati tipici e caratteristici e si comportano come se fossero in diritto di fare qualunque cosa.
Il tutto con la condiscendenza e anzi approvazione della amministrazione che invece di porre un freno e fare controlli, trasforma anche visivamente queste zone in luoghi pedonali, multicolori, e pieni di rumore e musica a tutto volume pensando di allietare le notti dei propri cittadini paganti le tasse.
Ulteriore incongruenza, una amministrazione che però distrugge poco alla volta le caratteristiche storiche e romantiche di questi luoghi inserendovi grattacieli, palazzetti moderni, abbattendo le case antiche e gli angoli tipici o trasformando tutto secondo il proprio gusto per la pagliacciata. Tipo le piazze multicolori, i palchi di cemento nel parco, le tinteggiature dei palazzi a colori sgargianti, cartelli, segnali, pali, insegne, pubblicità luminosa con pannelli da 10mila lumen in grado di illuminare a giorno uno stadio, volgarità e aggressioni sonore e visive di ogni genere.
Occorrono misura, controllo, educazione e cultura.”
Gli fa eco Massimo : “Purtroppo questa giunta ha severamente danneggiato Milano. L’isola è la ciliegina sulla torta. Via Alserio è diventata impraticabile come molte vie di Milano.
L’automobile inutile. Monopattini ovunque che non potrebbero girare da nessuna parte e piste ciclabili spesso pericolosissime.
Mezzi pubblici sporchi e strapieni anche in totale Lockdown. E c’è chi sostiene ancora Sala”
E Chiara : “L’isola sta diventando un divertimificio a cielo aperto. Residenti che hanno pagato un sacco di soldi le proprie case (perché un appartamento in questo quartiere ormai costa un occhio) si trovano ora a vivere in una zona ormai invivibile dove sono stati avvantaggiati ed ascoltati negli anni solo ed esclusivamente i ristoratori. Si sta distruggendo un quartiere storico che aveva una bellissima atmosfera, che ormai e’ andata, a vantaggio di movida selvaggia e catene di ristoranti tutti uguali. Basta! noi residenti non ne possiamo piu’! Non siamo mai stati consultati.”
Per finire con l’amaro commento di Pietro: “L’sola deve diventare la Milano dei radical chic (o shit) e i poveracci che lasciano la macchina in strada e non nel box se ne devono andare”
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
Milano sta diventando una città escludente ad immagine e somiglianza dei sogni bagnati radical chic. Il tutto con la proficua partecipazione di urbanisti ed architetti di ‘sto cazzo, del politecnico, delle fondazioni bancarie, e senza mai esternare le loro insulse idee alle masse infette, ma attuandole nella voluta ignavia del popolo utilizzando strumentalmente anche il coprifuoco pandemico.
MILANESI!!