La città che deve rinascere non abita nei bandi fatti e rifatti per l’assegnazione di un locale in Galleria e neppure presso le agenzie immobiliari in espansione di appartamenti di lusso, ma nella paziente attesa di chi in coda, aspetta il pane. Ieri il record dei richiedenti al Pane quotidiano e una presenza di Sala sarebbe opportuna. La coda sembra infinita. Tutti hanno sul volto la mascherina. La coda si allunga per decine e decine di metri, risale viale Toscana e costeggia il Campus della Bocconi. La povertà non ha parole, è autodiscriminante, ma dovrebbe avere la violenza di un uragano. Sono uomini, donne, anziani, italiani e stranieri. C’è chi è accompagnato dai figli che imparano presto l’esclusione e la rinuncia. Non temono il virus perché sono più forti la fame e la rassegnazione. E se non esistessero le mense sociali, gli empori solidali i milanesi di buon cuore? Perché questa è la dignità di Milano di cui va fiera. Sala che sa bene interpretare il trend della città, ha promosso bonus per bici e monopattini, ma lui che parla e riparla di equità sociale che fa e che ha fatto?
C’è il Fondo San Giuseppe.
Per accedere al Fondo San Giuseppe occorre presentare domanda al centro di ascolto della propria parrocchia. Le richieste sono valutate da un consiglio di gestione che verifica la conformità delle candidature. Una volta approvata la domanda, il beneficiario riceve direttamente sul proprio conto corrente o attraverso il parroco rispettivamente un bonifico o un assegno per un valore variabile tra i 400 e gli 800 euro mensili a seconda della composizione del nucleo familiare. Dal momento dell’accettazione della domanda, il contributo viene erogato per un periodo di tre mesi. Al termine di tale periodo il consiglio di gestione, se ne sussistono i presupposti, può accordare un rinnovo per un periodo ulteriore che varia tra gli uno e i tre mesi.
Il Fondo si rivolge a disoccupati a causa della crisi Covid-19 (per esempio dipendenti a tempo determinato cui non è stato rinnovato il contratto), lavoratori precari (contratti a chiamata, occasionali, soci di cooperativa con busta paga a zero ore), lavoratori autonomi. Per accedervi occorre essere stabilmente domiciliati sul territorio della Diocesi ambrosiana, essere disoccupati dal primo marzo 2020 o aver drasticamente ridotto le proprie occasioni di lavoro e non avere entrate familiari superiori a 400 euro mese a persona.
Per contribuire (causale Fondo San Giuseppe)
- Conto Corrente Bancario, Credito Valtellinese, IBAN: IT17Y0521601631000000000578, Intestato a: Caritas Ambrosiana Onlus – Donazione detraibile/deducibile.
- Conto Corrente Postale, Numero: 13576228, Intestato a: Caritas Ambrosiana Onlus – Donazione detraibile/deducibile
- Conto Corrente Bancario, Credito Valtellinese, IBAN: IT94I0521601631000000002405, Intestato a: Arcidiocesi di Milano
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano