La violenza sessuale in un cimitero, mentre la vittima prega sulla tomba della madre ha una connotazione così spregevole da lasciare senza parole. Forse è l’abisso della dignità umana. Ed è umiliante per un luogo a cui dobbiamo il massimo rispetto, per la giusta memoria personale ed affettiva per chi non c’è più e per la sacralità degli affetti che lì sono stati sepolti. La violenza a una quindicenne dà la misura aberrante di un uomo diventato bestia.
La cronaca “«Io sono un uomo d’onore, non avrei mai fatto una cosa del genere. Sono distrutto da questa vicenda». E ha continuato a professarsi innocente, affermando di appartenere a «un codice d’onore» che mai avrebbe potuto violare, davanti ai giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano. L’imputato ha 63 anni ed è l’ex custode del cimitero di Buccinasco, in provincia di Milano. Lo scorso dicembre è stato condannato dal gup Sofia Fioretti a quattro anni e due mesi di reclusione, con rito abbreviato, per abusi sessuali su una ragazzina di quindici anni. Lei aveva da poco perso la madre e andava a pregare sulla sua tomba, l’ex custode l’ha violentata.”
Anna Ferrari
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