L’Ordine dei Giornalisti lombardo è stato promotore nell’ottobre del 2017 – insieme all’Ordine degli Avvocati e a quello dei Commercialisti ed Esperti contabili – della costituzione della Consulta delle professioni milanesi che oggi raggruppa nove Ordini (Medici, Notai, Psicologi, Ingegneri, Geometri, Consulenti del lavoro, oltre ai tre fondatori). La Consulta è coinvolta attivamente nel coordinamento cittadino delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria promosso dal Comune e dalla Prefettura (coordinamento che ha ridefinito, per esempio, i tempi della città in funzione della prevenzione dei contagi pandemici), ma è altresì impegnata in progetti di natura sociale da essa stessa elaborati e che ruotano attorno a ”Obiettivo Milano”, un viaggio attraverso i bisogni delle multiformi comunità e delle realtà urbane. “Obiettivo Milano” è un progetto di “give-back” della Consulta dei Presidenti delle Professioni ordinistiche milanesi e si prefigge lo scopo di riconnettere la società civile della metropoli, attraverso l’esperienza e l’ascolto di ogni forma di aggregazione sociale presente sul territorio. Partendo dalle banche dati degli sportelli di ascolto delle professioni, è stato poi organizzato un vero e proprio tour dei municipi della città, attraverso una modalità operativa così definita:
- un primo studio del territorio, partendo dai consigli di zona per proseguire con interviste ad espressioni di associazioni, enti e circoli. Questo ha permesso di conoscere storie, volti, realtà che costituiscono il focus del progetto.
- Il materiale raccolto ha portato a realizzare più video che focalizzano i problemi dei quartieri attraverso la narrazione dei protagonisti.
- Lo storytelling permette di monitorare e porre in evidenza le criticità del territorio; e di costruire una narrazione veicolata attraverso i social
- Al termine del tour cittadino verrà realizzata la pubblicazione di un “Libro Bianco”.
Il presidente di Assoedilizia e di AMICI DI MILANO, Achille Colombo Clerici: “L’iniziativa è di grande rilevanza sociale, culturale ed economica. Attraverso professionisti qualificati e indipendenti essa è in grado di presentare ai pubblici amministratori una visione olistica della realtà metropolitana offrendo, in tal modo un quadro esauriente dei numerosi problemi presenti in una comunità complessa e in continua trasformazione. Una collaborazione – tra professionisti e decisori – che, se adeguatamente attivata, può indicare nuove vie per affrontare più costruttivamente il difficile momento che stiamo vivendo”.
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