Le comiche di Via Saint Bon. Se non fosse per i disagi sofferti da tanti pazienti e dai loro familiari gli interventi del Comune di Milano per realizzare 2 piste ciclabili in Via Saint Bon farebbero sorridere.
In una via dove sono collocati il più grande poliambulatorio di Milano, il CDI, e l’Ospedale Militare di Baggio, centro di vaccinazione principale di Milano, l’Assessore Granelli decide di realizzare non 1 ma 2 piste ciclabili, sui 2 lati. Imperscrutabili i motivi di questa urgenza, Granelli tira dritto rispetto alle obiezioni e elimina 70 posti auto.
Siccome pazienti e over 80 difficilmente vanno dal medico in monopattino, si assiste a scene strazianti: anziani in carrozzina abbandonati sulla ciclabile mentre i familiari vanno a parcheggiare a distanza, pullman bloccati in coda, congestione, arrabbiature di vaccinandi e personale sanitario.
Segue una forte protesta di Forza Italia e delle opposizioni: volantinaggi, filmati virali, petizioni e lettere di anziani arrabbiati sui giornali.
Così Granelli decide di rimediare al terribile autogol. Martedì mattina vengono strappati dal suolo i cartelli di divieti di sosta appena installati, mentre i cartelli della ciclabile vengono addirittura coperti con dei sacchi della spazzatura! Una pattuglia di Polizia Locale rimane sul posto tutti i giorni per spiegare agli automobilisti che, durante la campagna vaccinale, la sosta è consentita nonostante i residui segnali orizzontali.
Dunque il buon senso ha vinto e chi fa i vaccini ha diritto di parcheggiare l’auto sul lato Ospedale. Chissà quanti disagi e quante spese si sarebbero potuti evitare se la Giunta Sala, prima di dipingere le piste ciclabili, studiasse la viabilità e ascoltasse Municipi e residenti.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Cartelli e segnaletica non sono il problema è non solo in via Saint Bon, il problema sono i restringimenti alle carreggiate dovuti alle modifiche ai marciapiedi e la costruzione di piattaforme esorbitanti per la fermata degli autobus. Tutto ciò in una via secondaria di periferia, ma il vero danno è stato fatto in via Zurigo, dove provenendo da Viale Parri, arteria di accesso a Milano a 3 corsie, si viene incuneati in un budello ad una sola corsia con le problematiche di parcheggio e sosta dei mezzi pubblici amplificate! Vergogna!
E in via Sant’Elia si sono inventati uno zig zag che fai quasi fatica a passarci con un furgone in una via che arriva dalle autostrade…. immaginate quel punto con la nebbia.
Risiedo in Via Saint bon e, da quando sono stati fatti questi lavori assurdi, il traffico è triplicato, avendo ristretto la strada di parecchi metri!! La situazione è insostenibile. Avevamo raccolto delle firme per protestare contro quanto avevano deciso di fare, ma sono state ignorate. Siamo contribuenti onesti, paghiamo le tasse al comune e lui se ne infischia del nostro volere. È stato uno spreco di soldi e, oltre alla situazione Coronavirus, dobbiamo arrabbiarci anche per l’idiozia di chi, invece di semplificare la vita dei cittadini, gliela incasina ancora di più!