I fatti risalgono al luglio 2020, in piena pandemia covid-19, quando una famiglia, padre madre e tre figli minori, avevano acquistato un volo di rientro da Sharm El Sheick (a Roma) con partenza il 20 luglio alle ore 21, per restare in albergo ed il giorno successivo rientrare alla loro città di origine. Passano i minuti, poi le ore, ma di quel volo per Roma nessuna notizia. Finalmente i passeggeri (esausti) vengono fatti imbarcare con ben quattro ore di ritardo dovute alle difficoltà di imbarco per l’emergenza sanitaria. Rientrata in Italia la famiglia si rivolge agli Avvocati dell’Associazione Giustitalia che si occupano (tra le altre cose) dei risarcimenti/indennizzi per i voli ritardati/cancellati. Una causa lampo quella patrocinata dall’Associazione che in solo sei mesi ottiene un verdetto lapidario. Il Giudice condanna la compagnia aerea ad un risarcimento di 400 euro per ogni passeggero (100 euro per ogni ora di ritardo) per un totale di 2000 euro (oltre le spese legali). Applicata dal Giudice italiano tanto la normativa europea quanto recenti sentenze della Corte di Giustizia. “una sentenza, questa – commentano i legali – destinata a costituire un importante precedente per tutelare i viaggiatori, nei voli nazionali ed internazionali, contro le pesanti “angherie” delle compagnie aeree soprattutto nell’epoca della pandemia da coronavirus”. Dopo questa sentenza – continua l’Associazione – stiamo predisponendo presso i Tribunali del Capoluogo di Regione una class action contro tutte le compagnie aeree in favore dei passeggeri per il rimborso delle miglia di voli cancellati o ritardati a causa dell’emergenza covid.
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