Dal Parco Nord al Monte Stella: nei parchi cittadini, sempre più meta dei milanesi in questi mesi di zone rosse, lockdown, spostamenti limitati e poche attività consentite tra cui quelle sportive, diventa d’attualità il ‘caso biker’, o meglio le discese ‘fuori pista’ in mountain bike, pratica sempre più comune anche tra i più giovani. Nei giorni scorsi il comitato ‘Proteggiamo il Monte Stella’ ha lanciato una petizione che chiede al Comune di intervenire. Due i ‘capi di accusa’ per le discese “spericolate” dei biker: i rischi per i pedoni fruitori dell’area verde e il ‘danno ambientale’. Secondo il comitato, i biker “svolgendo tale pratica hanno creato solchi profondi lungo tutte le pendici, anche scavando, ove lo han ritenuto opportuno, tracciati atti ad acquisire la velocità e le difficoltà richieste dalla pratica del ‘downhill’. Son state anche inserite strutture per il salto, e rimossi steccati e ostacoli posti a difesa del verde. I danni arrecati al manto corticale sono rilevanti e il sostrato non naturale del Monte Stella non ne consente la spontanea rigenerazione. La situazione costituisce un grave pericolo per i frequentatori del parco, che corrono il rischio di essere travolti dai biker, dal momento che le loro discese incrociano i viali pedonali in molti punti”. La vicenda, non nuova, ha portato anche a un esposto. In sostanza, la richiesta è che sia applicato alla lettera il Regolamento d’uso del verde pubblico e privato, approvato nel 2017, e che ai biker sia consentito circolare solo sui viali e nelle aree in terra battuta interni alle aree verdi.
Al Parco Nord, invece, il tema è stato appena sollevato dall’Ente parco che in una comunicazione di queste ore sottolinea come “nelle ultime settimane abbiamo rilevato il ripetersi di attività illecite da parte di ciclisti con Mountain Bike, in particolare nell’area della montagnetta (zona in cui si trova il Monumento del Deportato), che effettuano discese pericolose fuori dai percorsi ciclabili consentiti, lungo pendii di verde. Oltre a deturpare il paesaggio, distruggere il prato e tutta la vegetazione circostante, questa attività risulta essere pericolosa per i ciclisti stessi e per tutti gli altri frequentatori che si trovano in prossimità nel momento della discesa”. L’Ente spiega di aver preso provvedimenti coordinandosi con le Guardie Ecologiche Volontari e le forze dell’ordine intervenendo con fermi e sanzioni. “Contestualmente stiamo organizzando delle giornate per sistemare i prati e la vegetazione, distrutta dai bikers incuranti delle regole, che si svolgeranno nelle prossime settimane insieme agli esperti del Parco e ai volontari.
Invitiamo pertanto i ciclisti a rispettare i divieti, ad usare i percorsi ciclabili dedicati e a rispettare la natura, gli spazi del Parco e le altre persone”. (mianews)
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