Passeggiando per la desolazione delle vie di Città Studi, intorno al Politecnico, che tutti ci ricordiamo piene di vita e di studenti fa ancora più effetto vedere il degrado di via Compagni, una delle più devastate dalle scritte vandaliche, come sottolineano l’articolo e il servizio fotografico di Urbanfile.
“Via Dino Compagni è una strada di Città Studi, a due passi dal Politecnico e dalla stazione M2 Piola. Nel 2012 vide il completamento dopo una decina d’anni di lavori, del parcheggio sotterraneo con sistemazione pedonale del livello strada.
La via unisce via Francesco d’Ovidio con via Andrea Maria Ampère e funge da rapido collegamento tra la metropolitana M2 di Piola e il Politecnico con i suoi vari dipartimenti. Su tutti spicca l’edificio “sospeso” di Vittoriano Viganò.
L’intervento di arredo urbano effettuato nel 2012 aveva regalato panchine in pietra dove sedersi e socializzare, aiuole e piccole alberature, oltre a due fontane mai entrate in funzione e poste ai due ingressi dei veicoli.
Col tempo, anziché rimanere un luogo gradevole, dove soffermarsi, è diventato un luogo del degrado. I giovani si fermano e lo usano, ma lo hanno trasformato in un covo del Bronx anni Settanta.
Le panchine sono state “sradicate” e spostate a piacimento dei ragazzi per fare “gruppo”. Gli incivili si danno da fare per lasciare ogni tipologia di immondizia (birre, lattine, cartacce e sacchetti) senza alcun senso civico.
Ma peggio di tutto sono i muri imbrattati, in ogni angolo raggiungibile. Col tempo qualche condominio ci ha provato a ripulire i muri, ma il tempo di un giorno e lo scempio è tornato ogni volta, scoraggiando ogni senso civico.
Ci fossero almeno bei murales, purtroppo solo scritte, tag e scarabocchi.
Come sempre, siamo sulla strada di un centro scolastico, e come sempre, istruzione non equivale a senso civico e rispetto.”
Urbanfile
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