Moratti: nessun allarme per rinunce Astrazeneca, rifiuti sotto il 5%. Il punto sulle vaccinazioni

Lombardia

“Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, piuttosto sono in aumento considerevole le domande di approfondimento e di spiegazione sul vaccino”: così una nota della Regione in cui la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, chiarisce come nei centri vaccinali lombardi non siano in crescita i rifiuti di farsi somministrare AstraZeneca, quanto piuttosto preoccupazioni ed esigenze di avere maggiori informazioni. “Nel corso delle anamnesi – spiega Moratti – i nostri medici stanno ricevendo una crescente domanda di approfondimenti su AstraZeneca da parte dei cittadini che però, grazie soprattutto alla competenza, alla chiarezza e alle rassicurazioni del personale medico, accettano nella pressoché totalità di farsi vaccinare”. “Nessun ‘allarme-rinunce’ in Lombardia dunque per AstraZeneca – conclude Moratti – perché ad oggi è meno del 5% dei cittadini che sarebbero vaccinati con questo vaccino a rifiutare effettivamente la somministrazione. Una conferma della fiducia risposta nella scienza e nei medici da parte dei nostri concittadini che stanno aderendo in modo esemplare alla fase vaccinale volta a combattere e vincere la pandemia.

Letizia Moratti ha poi aggiornato i numeri globali delle vaccinazioni in Lombardia. “Se nella nostra regione – ha detto la vicepresidente – abbiamo raggiunto il primo milione di vaccinati in 75 giorni, il secondo milione lo abbiamo raggiunto in 28 giorni. Come è noto inoltre abbiamo presentato al generale Figliuolo un piano che prevede 144.000 somministrazioni al giorno, se arriveranno dosi sufficienti. Domenica scorsa abbiamo terminato di vaccinare 625.000 over 80, ora manca solo una parte degli ultraottantenni domiciliari”. “Per quanto riguarda i settantenni (70-79 anni) – ha aggiunto Letizia Moratti – sul totale di 995.000 cittadini, al momento hanno prenotato la vaccinazione in 704.267, pari al 71% del totale. Da lunedì 12 aprile, in soli due giorni, ne abbiamo vaccinati più di 60.000”.

L’assessore al Welfare ha confermato che la fascia dei sessantenni potrà inizierà a prenotarsi dal 22 aprile, se verranno assicurati gli arrivi dei vaccini. Moratti ha concluso parlando degli insegnanti, dei caregiver dei disabili minori e dei disabili adulti. “Per quanto riguarda il personale scolastico – ha spiegato – confermo in toto quanto spiegato ieri, in linea con le disposizioni del Commissario straordinario. Le prenotazioni degli under 60 sono sospese, mentre continuano le vaccinazioni, ad esaurimento, di coloro che avevano già un appuntamento fissato. I caregiver dei circa 27.000 minori disabili che sono stati caricati sul portale delle Poste possono aderire alla vaccinazione semplicemente indicando il codice fiscale del minore. Il numero comprende i nuclei familiari interi e tutti coloro che materialmente prestano loro assistenza”. “Infine, le 284.000 persone disabili adulte – ha concluso l’assessore al Welfare – sulla base dei dati forniti dall’Inps dal 2010 a oggi, possono già prenotare la vaccinazione attraverso i quattro canali messi a disposizione da Poste italiane: portale, postamat, postini e numero verde. Da questo elenco, come ho già avuto modo di spiegare, mancano coloro che sono stati registrati come disabili prima del 2010. Per questa ragione ho chiesto ai medici di medicina generale di segnalare alle Ats i nominativi dei disabili che hanno in carico e dei loro caregiver, tramite i certificati di riconoscimento delle patologie e codici di esenzione, in modo da essere inseriti sul portale di Poste e potersi prenotare”.

Recatasi al Pio Albergo Trivulzio Letizia Moratti ha sottolineato il significato simbolico della visita ” visto che proprio due settimane fa il Pio Albergo Trivulzio, così tragicamente toccato dalla pandemia, ha raggiunto il traguardo di zero contagi”. Un risultato ottenuto con la vaccinazione degli ospiti e del personale sanitario delle tre sedi (Pat, Principessa Jolanda e Frisia) che hanno aderito alla campagna. “Tutti sono stati coperti con la prima dose – ha aggiunto Letizia Moratti – e ormai quasi tutti anche con la seconda. Siamo la prima Regione italiana a raggiungere questo duplice obiettivo mettendo al sicuro le residenze per anziani”.

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