Mentre sono in corso indagini e controlli della Polizia per gli incidenti di Sabato a San Siro in occasione di un concerto abusivo di Nermaim Ezza, Beppe Sala non ha trovato di meglio che incontrare alcuni rapper a Palazzo Marino.
I disordini di San Siro sono stati innestati proprio dall’inno alla illegalità e alla rivolta che aleggia nella musica e nelle parole di questi rapper e dalla voglia di fare guerriglia dei 300 giovani che si erano riuniti nel quartiere. All’invito degli agenti di evitare assembramenti e mettersi la mascherina hanno risposto con sassaiole e saltando sulle auto.
Quindi il Sindaco avrebbe fatto meglio a incontrare l’agente ferito, oppure avrebbe potuto far visita ai tanti anziani chiusi in casa perché oramai uscire nella casbah di Piazza Selinunte, Via Morgantini, via Tracia e Abbiati è veramente pericoloso per un anziano.
Oppure ancora avrebbe potuto partecipare alla seduta di Consiglio Comunale, dove ancora una volta si è dato assente, infischiandosene della democrazia e delle istituzioni, nonostante fosse a Palazzo Marino come si vede dalla foto.
Sala insegue una immagine di modernità sui social e dimentica che si governa con gli atti, non con le immagini. San Siro è oramai una enclave musulmana, e diventata una polveriera con tutti gli ingredienti delle banlieue parigine.
Lì non c’è nessuna integrazione, ma un fortino sempre meno accessibile alle forze dell’ordine e dove nessun italiano o immigrato regolare può vivere in serenità.
Ci sono migliaia di appartamenti occupati abusivamente grazie a racket gestiti da arabi, una evidente rete di persone dedite allo spaccio e alla illegalità.
Ieri su 235 controllati 90 avevano precedenti penali. Dunque tutte le istituzioni devono pensare a ripristinare la legalità, a un piano di sgombri, e non ammiccare ai rapper. Il disagio sociale non può essere risolto da pusher e bande di bulli che terrorizzano chi vorrebbe vivere serenamente.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Caro Fabrizio, l’attuale sindaco é nient’altro che l’espressione di questa societá che emula visibilità e virtualità …..solo che lui é tragicamente ” attempato” !!!!
Tanto lui non vive in quei quartieri,non vede lo sporco,spaccio e non parliamo della gente che ha paura di andare a fare la spesa che si trova la casa occupata!