Un’occasione per fornire ai grandi del mondo proposte e soluzioni su temi cardine: People, Planet e Prosperity
Il 1° dicembre 2020, a distanza di quasi un anno dall’inizio della pandemia, l’Italia ha assunto la presidenza del G20. Per la prima volta il nostro Paese è al timone del vertice internazionale attorno al quale si riuniscono gli Stati che rappresentano più dell’80% del PIL mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta.
Dopo la presidenza dell’Arabia Saudita e il summit virtuale del novembre 2020, il testimone passa all’Italia. La Presidenza italiana del G20, alla luce dello scenario post-pandemico, rappresenta una grande opportunità e si carica di significato in relazione ai tre pilastri tematici che sono alla base del forum di quest’anno: People, Planet e Prosperity.
Istituito nel 1999, a seguito della crisi economica di due anni prima, il G20 costituisce un laboratorio di idee e proposte che si sviluppa attorno al Vertice, alle ministeriali, agli incontri degli Sherpa, alle riunioni di gruppi di lavoro e a eventi speciali che precedono il summit e scandiscono l’anno della presidenza,
Il vertice – che dal 2008, a seguito della proposta avanzata dagli Stati Uniti, vede la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo – coinvolge organizzazioni e istituzioni internazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, oltre ad altre realtà che lavorano nell’ambito dei cosiddetti “Engagement Groups”.
In vista del vertice del G20, che si terrà a Roma dal 30 al 31 ottobre 2021, i gruppi di lavoro saranno impegnati nella discussione di dossier urgenti che riguardano questioni di grande rilievo: dalla riduzione delle disuguaglianze e del divario digitale al cambiamento climatico, dall’empowerment femminile al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Le priorità dello Youth20, l’engagement group dedicato ai giovani
Sulla base delle tre macroaree che costituiscono il perno dei lavori del G20 – People, Planet e Prosperity – nel summit dell’Y20, che si svolgerà a luglio fra Milano e Bergamo, i delegati saranno coinvolti nella discussione e nella definizione di idee e proposte su temi cruciali: innovazione, digitalizzazione, futuro del lavoro, sostenibilità, clima ed energia, inclusione e pari opportunità.
Le priorità dell’Y20 sono state individuate a seguito di una consultazione condotta dalla Young Ambassadors Society, in collaborazione con il governo italiano e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
I risultati del sondaggio sono diretta espressione della forte sensibilità dei giovani per tematiche di carattere globale. Su oltre 9000 giovani italiani che hanno partecipato alla consultazione, circa il 70% si identifica, infatti, come cittadino del proprio continente o del mondo. Fra i temi fondamentali ci sono il cambiamento climatico e le questioni ambientali, seguiti da disuguaglianze (39%), guerre e terrorismo (39%) e sviluppo dei paesi emergenti (30%).
A livello nazionale, assumono rilievo questioni come l’occupazione e il futuro del lavoro (43%), l’istruzione, la cultura (37%) e la crescita economica (37%). Tasselli di un ampio mosaico dai contorni ancori indefiniti e che il dialogo dell’Y20 permetterà ai giovani di rendere più nitidi.
L’Y20, oggi più che mai, si presenta come un’occasione unica per esprimere una visione di futuro e avanzare ai Presidenti e Capi di Stato del G20 proposte e soluzioni che tengano conto dei rapidi mutamenti del tempo che stiamo vivendo.
Ripensare alla funzione dell’innovazione e delle nuove tecnologie, promuovendone un utilizzo responsabile attraverso un mirato sistema di formazione, è solo una delle questioni centrali da affrontare con l’obiettivo di governare il processo di sviluppo tecnologico; lo stesso processo che può assumere il ruolo di alleato contestualmente all’impegno verso il clima e l’ambiente e verso la riduzione delle disuguaglianze sociali.
In questi ambiti, il gruppo di lavoro dell’Y20 intende sviluppare idee e proposte volte a favorire la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile, facendo leva sui principi dell’economia circolare, nonché la parità di genere e l’inclusione nel sistema educativo, nel mondo del lavoro e nell’assistenza sanitaria.
In piena sintonia con lo spirito di slancio che muove l’ambizioso Next generation Eu e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’Y20 riveste un ruolo da protagonista, partecipando attivamente al processo di definizione dell’agenda dei prossimi anni, imprimendo una svolta al percorso intrapreso e restituendo centralità alla voce delle nuove generazioni.
Attraverso un’ottica trasversale il summit del G20 dedicato ai giovani si presenta come un attore del cambiamento che, in una fase di transizione come quella attuale, gioca una funzione chiave nella costruzione di un nuovo paradigma basato sui principi di sostenibilità ambientale ed economica e di uguaglianza che dovranno caratterizzare il nuovo futuro. (Huffpost)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845