L’insostenibile gravità di una visione annebbiata, ideologia, dogmatica e gli altri, che divide il modo, il pensiero tra appartenenti alla sinistra e non.
“Oggi ho deciso di sporgere denuncia rispetto ad alcune minacce e insulti disgustosi che ho ricevuto pubblicamente e privatamente sui social network. E’ stata una decisione sofferta, ma doverosa”. A dirlo in una nota Patrizia Baffi, consigliera regionale salita agli onori delle cronache negli ultimi giorni per il suo passaggio tra le file di Fratelli d’Italia dopo essere stata eletta in Regione con il Pd ed essere poi passata a Italia Viva. “Decisivi sono stati i messaggi di incoraggiamento di tante donne, che mi hanno convinta. Messaggi che condivido, nei quali proprio le donne mi dicono che non ci si può sempre girare dall’altra parte, che non possiamo accettare che tutto questo sia sempre giudicato normale – scrive ancora Baffi – La mia denuncia formale nasce esattamente da questa volontà. E se non lo facessi sentirei venire meno un dovere verso tante, troppe donne e persone che sono tutti i giorni obiettivo di tanta cattiveria”.
In campo non si sono viste comunque le crociate piddine in difesa della coerenza della Baffi, non c’è stato il grido di difesa della Boldrini contro gli insulti. E questo perché la senatrice non è più PD?