Favorire lo sviluppo delle imprese creative e culturali. Incoraggiare la ricerca e la sperimentazione artistica per valorizzare il territorio e supportare l’integrazione sociale. Realizzare prototipi di spazi per le città del futuro. Sono gli obiettivi di Lunetta Cultural Camp, il bando promosso dall’associazione Caravan SetUp con il Patrocinio del Comune di Mantova, come progetto di rigenerazione, inserito all’interno dell’attività pluriennale Lunetta quartiere dell’arte urbana 21/25. Il Cultural Camp è il punto di arrivo di un ciclo di lavori che dal 2016 sta coinvolgendo la comunità di Lunetta: quartiere popolare della periferia nord di Mantova, nato negli anni Sessanta come zona dormitorio, oggi popolato da 4.000 abitanti e 18 etnie diverse, e teatro da 6 anni del Festival di Arte Urbana Without Frontiers – Lunetta a Colori. Il bando Lunetta Cultural Camp, da lunedì 3 maggio 2021, chiama a raccolta creativi di ogni settore (artisti, designer, attori, scrittori, film-maker, etc…) a cui affidare in comodato d’uso gratuito per 1 anno (con possibilità di rinnovo per 1 o 2 anni) spazi sfitti per trasformarli in studi creativi. I progetti candidati devono essere in grado d’incidere in maniera significativa nel territorio e di rispondere a criteri di innovazione, condivisione, integrazione e socialità. Possono essere sviluppati attraverso uno o più media artistico-culturali: arti visive, performative, sceniche, multimediali, laboratoriali etc… Non è necessario essere residenti nella provincia di Mantova per partecipare, ma è richiesto il coinvolgimento diretto e la collaborazione attiva con la comunità locale. Con spirito di restituzione, i vincitori dovranno garantire l’apertura del proprio studio il terzo sabato di ogni mese a partire da giugno 2021. Questa giornata di scambio e confronto con gli abitanti del quartiere permetterà di condividere il proprio lavoro e mettere a disposizione dei cittadini la propria professionalità. I luoghi individuati per ospitare il Cultural Camp sono due immobili, siti in viale Veneto. Gli spazi si sviluppano su due piani con grandi vetrate e vetrine, e si affacciano sulla passeggiata panoramica che fiancheggia l’edificio conosciuto come Cocel, al centro di un dibattito molto acceso attorno alla crisi commerciale e al conseguente abbandono di numerose botteghe locali.
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