Una situazione insostenibile, un disinteresse colpevole, un assurdo menefreghismo di Sala, Maran e Granelli. E i problemi irrisolti si ripetono. Così in una nota Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino e presidente della Commissione Verifica e Controllo Enti Partecipati chiarisce le ragioni delle proteste dei cittadini in zona Boccaccio
“Le proteste e le azioni di vari comitati che denunciano vibrazioni e rumori lungo le tratte di M1 e M2 sono pienamente fondate e condivisibili. Gli impegni assunti nel 2019 da Atm nei confronti dei residenti negli immobili soggetti a vibrazioni sono stati purtroppo disattesi. Forse solo nel 2023 ATM realizzerà quegli interventi nelle gallerie e sull’armamento in grado di eliminare il pericoloso e molesto fenomeno delle vibrazioni. Per questi motivi i dirigenti di ATM saranno convocati in commissione Partecipate l’11 maggio a rispondere ai diversi comitati”.
Infatti, riporta mianews “Troppo rumore e vibrazioni: servono interventi immediati di manutenzione sulla linea 1 della Metropolitana Milanese, nel tratto critico tra le stazioni Cadorna e Conciliazione, e sui mezzi in transito”. Lo chiedono i quasi quattrocento firmatari in rappresentanza delle famiglie e dei lavoratori di via Boccaccio che oggi hanno presentato al sindaco Giuseppe Sala, all’assessore alla Mobilità Marco Granelli, ai presidenti di ATM spa Gioia Ghezzi e di MM spa Simone Dragone, una petizione urgente accompagnata da un esposto. “Da mesi in via Boccaccio, interamente percorsa dalla linea 1 della metropolitana a pochi metri sotto il suolo, lamentiamo una situazione ormai insostenibile. – dichiara Marco Barbuti, tra i promotori dell’esposto che hanno incontrato la stampa in piazza Giovine Italia – Ci sono continue e sempre più forti vibrazioni, rumore, disturbo prolungato alle persone e danni architettonici agli edifici che riportano ormai crepe e perdite di materiale in moltissimi appartamenti e nelle parti comuni degli stabili. Molti cittadini nei mesi scorsi hanno scritto al Comune e all’ATM denunciando i crescenti disagi sollecitando interventi urgenti, ma hanno ricevuto solo risposte automatiche e di circostanza. In un caso la MM ha effettuato la misurazione delle vibrazioni, in un appartamento residenziale, ma non ne abbiamo saputo più niente. Solo in seguito abbiamo scoperto che i risultati indicano vibrazioni continuative oltre i limiti delle norme, sia i limiti stabiliti per il disturbo delle persone sia quelli per i danni agli edifici. Purtroppo, né il Comune che ha commissionato la rilevazione, né la MM o la ATM hanno mai avvertito i residenti, né hanno provato a fare altre rilevazioni, tanto meno hanno preso in carico la risoluzione del problema. Ora lo sconcerto e la preoccupazione ci hanno indotto a questa azione collettiva. Chiediamo che siano messi in opera immediatamente quegli interventi di manutenzione sull’infrastruttura, la sostituzione delle traversine, l’installazione di sottopiastre, la molatura e fresatura dei binari e la tornitura delle ruote dei treni, che già nel luglio del 2019 erano stati individuati come necessari. Chiediamo anche che il Comune, l’ATM e la MM rivedano i loro processi, garantendo l’esecuzione di un piano continuativo di manutenzioni periodiche e istituendo un programma di controlli sulle linee e sugli edifici lungo il percorso della metropolitana, da affidare ad un ente terzo e imparziale. Inoltre chiediamo, come è nostro diritto, di essere informati e di ottenere risposta nel merito delle segnalazioni dei cittadini”, conclude Barbuti.” Sala risolverà le criticità postando sui social una foto attrattiva del metrò?
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