Nella serata del 29 aprile 2021, in Lainate, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Rho hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di un cittadino italiano 39enne, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori, lesioni personali aggravate e resistenza a un Pubblico Ufficiale. Il provvedimento cautelare trae origine da una celere attività d’indagine condotta dalla Sezione Radiomobile di Rho, sotto la direzione della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ed originata da diverse denunce presentate presso la Stazione dell’Arma di Lainate nei giorni scorsi. I militari, dopo una serrata e fulminea attività investigativa svolta mediante minuziosi accertamenti, sono riusciti a riconoscere ed individuare il responsabile, già noto a quell’Ufficio poiché gravato da diversi precedenti e, dopo aver raccolto mirate informazioni testimoniali, hanno fornito utili e concreti elementi di reità a suo carico, che hanno portato l’Autorità Giudiziaria ad emettere la misura cautelare.
In particolare, lo scorso 26 aprile, personale della Sezione Radiomobile era intervenuto, a seguito di richiesta pervenuta tramite N.U.E., poiché l’arrestato aveva tagliato i tubi del sistema frenante dell’autovettura di proprietà dei vicini di casa. All’arrivo degli operanti, il malfattore aveva dato in escandescenza, ingaggiando una colluttazione per sottrarsi al controllo. Solamente l’ultimo, questo, di una serie di comportamenti, nati come banali dissidi di vicinato per futili motivi, ma ben presto trasformatisi in efferati e continui atti di stalking, posti in essere dall’arrestato nei confronti delle vittime, le quali, in sede di denuncia, avevano infatti dichiarato di aver già subito diverse manifestazioni di atti persecutori, alcune delle quali culminate perfino con lesioni personali da parte del prevenuto. L’arrestato, al termine degli adempimenti di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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