L’Università degli Studi di Milano e i Comuni della Città metropolitana di Milano uniti per sconfiggere il diabete e l’obesità urbani

Milano

Oltre al capoluogo, 36 Comuni della Città metropolitana di Milano che fanno parte di Milano Cities Changing Diabetes Network, coordinato dall’Università degli Studi di Milano, per fronteggiare la preoccupante diffusione nella città di diabete e obesità

Sono sempre di più i Comuni della Città Metropolitana di Milano che hanno deciso di aderire al progetto internazionale Cities Changing Diabetes, nato per fronteggiare la preoccupante diffusione nelle città delle malattie croniche non trasmissibili, quali diabete e obesità, e di adottare formalmente il Manifesto “La Salute nelle Città, bene Comune”. L’obiettivo è stimolare una positiva interazione tra i vari enti, promuovere iniziative comuni, incentivare lo scambio di best practice per migliorare la salute e il benessere dei cittadini. Milano, dopo Roma, è la seconda città italiana per dimensione, con una popolazione di oltre 3,2 milioni di persone, di cui il 5,7 per cento ha il diabete “Si parla di numeri importanti, perché tra i casi accertati e quelli che non sanno di averlo, si stima siano oltre 240.000 le persone con diabete nell’area metropolitana di Milano, con un forte impatto sulla sanità della Regione. Basti pensare che il costo diretto medio annuo stimato da ATS Città Metropolitana di Milano per ciascun paziente con diabete adulto è di 2912 euro, dove i ricoveri rappresentano la maggioranza dei costi”, spiega Livio Luzi, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Milano nonché Direttore del Dipartimento di Endocrinologia, Nutrizione e Malattie Metaboliche del Gruppo MultiMedica e Presidente del Comitato Scientifico di Milano Cities Changing Diabetes. Il progetto internazionale Cities Changing Diabetes, realizzato in partnership tra University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center con il contributo non condizionato di Novo Nordisk, e che coinvolge Istituzioni nazionali, amministrazioni locali, terzo settore e mondo accademico, si afferma con l’obiettivo di arrestare la curva di crescita del diabete per prevenire più di 100 milioni di nuovi casi di diabete nel mondo entro il 2045.  Secondo il Diabetes Projection Model realizzato per Milano, è previsto che, in mancanza di interventi specifici, la prevalenza del diabete continuerà ad aumentare con relativo aumento della spesa sanitaria nel tempo. Al contrario, con l’attivazione di adeguati strumenti di policy che risultino in una riduzione del tasso di obesità del 25 per cento, si dovrebbe assistere a una riduzione di circa 9 mila persone con diabete nell’area metropolitana, con un risparmio di circa 25 milioni di euro in termini di spesa sanitaria nel 2045.

“L’obesità è uno dei principali fattori di rischio per il diabete e rappresenta un problema importante, soprattutto nelle grandi città come Milano, a causa dei profondi cambiamenti che l’urbanizzazione comporta nello stile di vita, come lavori sedentari, scarsa attività fisica, alimentazione scorretta. La peculiarità della Città Metropolitana di Milano, rispetto ad altre metropoli, è quella di avere una popolazione che per il 42 per cento è amministrata dal Comune e per il 58 per cento da 132 comuni limitrofi, aspetto che denota una forte attenzione verso il territorio ed un elevato potenziale di studio e osservazione” spiega Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano e Presidente del Comitato Esecutivo di Milano Cities Changing Diabetes, che aggiunge “Ad oggi, la partecipazione del Comune e di numerosi Comuni dell’hinterland al Network di Milano Cities Changing Diabetes permette di raggiungere una copertura del 65 per cento della popolazione dell’area metropolitana e del 63 per cento delle persone con diabete residenti, rappresentando così un esempio virtuoso di network a livello globale”. Ad oggi, i comuni della Città metropolitana di Milano che fanno parte di Milano Cities Changing Diabetes Network sono, oltre al capoluogo, Arese, Basiglio, Bresso, Buccinasco, Carpiano, Cernusco sul Naviglio, Cerro al Lambro, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cisliano, Cormano, Cornaredo, Cusago, Cusano Milanino, Garbagnate Milanese, Lainate, Melegnano, Paderno Dugnano, Parabiago, Pero, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Segrate, Senago, Trezzano sul Naviglio, Trezzo d’Adda, Vanzago, Vaprio d’Adda, Vimodrone, Vizzolo Predabissi. Altre amministrazioni sono in fase di adesione.

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