Il commento di Luciano: 35a giornata di serie A

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Campionato ormai ai titoli di coda, a parte l’aggiudicazione ancora da chiarire per le qualificazioni Champions ed Europa L., alle spalle dell’Inter campione d’Italia dal turno precedente, e qualche cosa ancora da decidere sulle retrocessioni. Ormai matematicamente in B Crotone e Parma, restano 4 squadre nello spazio di 5 punti a contendersi la salvezza, tra cui la Fiorentina che l’ha ormai ad un passo con la vittoria sulla Lazio. La squadra di Inzaghi, a questo punto, ammaina quasi definitivamente le speranze di rientrare in gioco per la zona Europa L.
Ancora 4 anticipi in questo sabato, in attesa del super match di domani sera tra Juventus e Milan a Torino, una sfida che dovrebbe definire quali credenziali saranno migliori per assicurarsi un posto in Champions tra 4 squadre in 2 punti. In lotta infatti anche l’Atalanta e il Napoli, che agguanta addirittura un secondo posto temporaneo, che diventa terzo in conseguenza dei risultati di domenica. Un Napoli, appunto,  formato Champions che annienta lo Spezia di Italiano 4-1. Match a senso unico con i partenopei in vantaggio già dopo un quarto d’ora con Zielinski. Un super Osimhen (5 gol nelle ultime 4) mette in ghiaccio i tre punti prima dell’intervallo con una doppietta. Nella ripresa gol di Piccoli e di Lozano. Italiano ora rischia di essere risucchiato in zona retrocessione, Gattuso “vede” la qualificazione all’Europa che conta. Unica nota stonata: l’infortunio alla caviglia di Mertens, ancora molto sfortunato.
Alla Dacia Arena di Udine, duello tra squadre senza esigenze di classifica quello tra l’Udinese e il Bologna di Mihailovic. Friulani che passano al 23′ con un tocco delizioso di Rodrigo De Paul ma viene poi ripresa all’82’ dal calcio di rigore perfetto di Orsolini, dopo un intervento maldestro di Musso ai danni di Palacio. In virtù di questo pareggio entrambe le squadre salgono a quota 40 punti, rimandando l’appuntamento con la salvezza aritmetica.
A S.Siro la partita tra Inter e Sampdoria è preceduta da un anticipo di festa, con circa 3mila tifosi che accolgono con cori e striscioni l’arrivo del pullman interista. E sul campo, una sorpresa gradevolissima in stile britannico, per i giocatori nerazzurri che all’ingresso trovano una passerella con applausi inscenata da Ranieri e giocatori della Samp, un bell’esempio di sportività offerto da quel signore che aveva a suo tempo allenato anche l’Inter. Nella partita della festa per il diciannovesimo scudetto, gli uomini di Conte dilagano contro una Sampdoria mai in partita. Curiosamente lo fanno proprio contro la squadra che era stata l’ultima capace di approfittare di una giornata storta per vincere contro i nuovi campioni 2021 . Apre immediatamente Gagliardini, poi doppietta di Alexis Sanchez, Pinamonti e Lautaro su rigore. E tutto questo senza Lukaku, rimasto a riposo in panchina. A nulla serve il gol dell’ex di Keita Baldé, sponda blucerchiata, finisce 5-1. Il modo migliore per rispondere al tributo concesso dai tifosi, all’ingresso allo stadio Meazza nella festa accordata dalle autorità.
Nella foto, il giovane Pinamonti appena subentrato a Sanchez, mentre segna il suo primo gol in campionato, quello del 3-1.
Fiorentina-Lazio si è concluso con una sorprendente vittoria dei viola per 2-0. E’ stata una partita vivace e sempre in bilico, giocata su ritmi forsennati: nel primo tempo Vlahovic mette nel sacco il suo 20° gol in serie A, su comodo assist di Biraghi. La Lazio ci prova in tutti i modi dominando il possesso palla, ma nella ripresa Vlahovic mette in cassaforte con un’incornata da vero bomber. La prova dell’intensità di questo incontro è il numero dei cartellini estratti dall’arbitro Maresca: 9 gialli e un rosso (Pereira, sul finale).
Iachini blinda la salvezza dei viola, mentre Inzaghi comincia a preoccuparsi: la qualificazione alla prossima Champions non è impossibile, ma parecchio complicata, e d’ora in poi sarà vietato sbagliare. La Lazio rimane solo teoricamente in lotta a 4 punti di distanza dal gruppone (Atalanta, Juventus, Milan), cercando di approfittare di inevitabili rallentamenti delle squadre che la precedono, ancora costrette a scontri diretti nelle prossime 3 giornate.
Il Sassuolo espugna il “Luigi Ferraris” e supera 1-2 il Genoa (nona vittoria in trasferta), portandosi a 56 punti in classifica. Settimo posto che dura lo spazio di un paio d’ore, perché la Roma se lo riprende strapazzando il già retrocesso Crotone. Raspadori al 14′, Berardi al 66′ su regalone di Masiello. A nulla serve, per i rossoblù, l’eurogol di Zappacosta all’85’.
Benevento-Cagliari, match di vitale importanza per i sardi, si è concluso col punteggio di 1-3. La formazione di Semplici strappa una vittoria cruciale nella corsa salvezza. Il Benevento risponde con Lapadula al vantaggio-lampo di Lykogiannis, ma non può nulla sull’incornata di Pavoletti e il tap-in di Joao Pedro che sigillano i tre punti per i rossoblu nella ripresa. Proteste plateali da parte del Benevento, per un rigore negato dal VAR all’86’: un episodio dubbio che farà discutere nei prossimi giorni. Ora il Cagliari si porta a + 4 sulla zona retrocessione, occupata proprio dal Benevento. Notte fonda per Inzaghi, il suo divorzio dalla panchina della “Strega” pare imminente. Ma con le frenate di Torino, Genoa e Spezia, la lotta salvezza è più aperta che mai.
Scoppiettante 5-2 tra Parma e Atalanta al Tardini. Tre punti importanti per i nerazzurri di di Gasperini, che prosegue nel suo ottimo momento di forma e continua la sua rincorsa verso la prossima. Primo tempo assolutamente dominato dall’Atalanta, la squadra bergamasca passa subito in vantaggio con il tiro dalla distanza di Malinovskyi, poi comanda il gioco alla sua solita maniera. In totale controllo dell’incontro, mentre i padroni di casa faticano ad uscire dalla propria metà campo. Ripresa a ritmi certamente più bassi. L’Atalanta è meno aggressiva e vivace, ma alla prima azione degna di nota raddoppia con il neoentrato Pessina. C’è tempo per l’ennesima doppietta di Muriel, mentre nel finale va in gol anche Miranchuk. I ducali invece sfruttano alcune amnesie difensive degli ospiti e segnano con Brunetta e Sohm, partita chiusa.
L’Atalanta gioca sempre un grande calcio, e anche quando rallenta i ritmi fa comunque male in avanti. Da migliorare però le distrazioni difensive, anche se a risultato ormai acquisito. Ora la squadra di Gasperini è seconda in classifica a quota 72, in compagnia del Milan autore di una grande partita, e vittoria, a spese della Juventus.
Verona e Torino dividono la posta e, esattamente come nella gara di andata, pareggiano 1-1. Gara equilibrata e combattuta, sullo 0-0 fino all’85’, allorquando Vojvoda insacca di testa su cross mancino di Ansaldi. Il Toro pensa di aver realizzato il gol-salvezza, ma deve fare i conti ancora una volta, come a gennaio, col sinistro micidiale di Dimarco che spegne le sue speranze di vittoria, buttando in rete il pallone del pareggio a 2 minuti dal 90′.
All’Olimpico, mister Fonseca si prende una delle ultime soddisfazioni con il 5-0 della Roma sul Crotone di Cosmi , ormai retrocesso, e il controsorpasso in classifica sul Sassuolo, nel quadro dell’appassionante rincorsa all’ Europa League. Le reti, tutte nella ripresa: doppietta di Borja Mayoral, doppietta di Pellegrini e firma di finale di Mkhitaryan su assist di Karsdorp. Passerella finale per i gioielli della “cantera” a Roma.
E concludiamo con l’ultima partita della domenica, il big match Juventus-Milan, all’Allianz Stadium di Torino, che si è concluso col clamoroso punteggio di 0-3 per i rossoneri di Pioli, grazie alle reti di DiazRebic e Tomori. Partita dominata in lungo e in largo dai rossoneri, che hanno raccolto i frutti dell’ottimo lavoro svolto in questa stagione. Bianconeri deludenti sotto ogni punto di vista: tecnico, di intensitá, di grinta, di determinazione, di organizzazione. Ora il Diavolo, oltre a prendersi una squillante rivincita dopo la sconfitta subita dai bianconeri nella partita di andata, é anche avanti negli scontri diretti, e vanta tre punti in più in classifica rispetto alla squadra piemontese.

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