Notizie Lombardia: Vaccinazioni in azienda e a domicilio. Tamponi ai visitatori RSA

Lombardia

“Le vaccinazioni in azienda non potranno essere prese in considerazione prima del mese di giugno”. Lo ha confermato il dg Welfare della Regione Giovanni Pavesi riferendo in commissione Sanità del Consiglio regionale affermando che in questo senso ieri è arrivata un’indicazione “tassativa” da parte del generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid e che la ragione è legata al piano di consegne di dosi finora noto che non permette al momento di attivare anche punti vaccinali nelle aziende. In ogni caso ha assicurato Pavesi è di fatto “pronto il protocollo” con le indicazioni delle associazioni di categoria. #est

Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio “c’è ancora gente che sta aspettando, ma ho avuto rassicurazione dalle Ats, hanno già pianificato tutte le vaccinazioni e dovrebbero concludere le vaccinazioni dei soggetti domiciliari entro il mese di maggio”: lo ha riferito il dg Welfare della Regione, Giovanni Pavesi, in audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale. “Il vaccino domiciliare in termini di personale e tempi necessari non è paragonabile al centro vaccinale, mediamente una squadra riesce a fare mediamente una decina di vaccinazioni al giorno a domicilio”, ha ricordato il dg.

“In linea di principio, al momento non autorizziamo la modifica della data di somministrazione della seconda dose”. Lo ha detto il dg Welfare della Regione, Giovanni Pavesi, in audizione in commissione Sanità al Pirellone in merito alla possibilità di cambiare la data della seconda dose di vaccino per determinati motivi. Pavesi ha riferito che “è in corso un’interlocuzione nella conferenza Stato-Regioni per capire se sia possibile trasferire nel luogo di vacanza la seconda dose”, ma, ha detto “in questo momento non siamo in grado, dal punto di vista della prenotazione della disponibilità dei vaccini, di dare una risposta positiva”. Il dg ha quindi ricordato che è stata fatta “una deroga pratica per la seconda dose degli insegnanti impegnati nelle attività di scrutini o esami, con il contatto diretto al call center per chiedere uno spostamento”. #est

– Il tampone necessario ai visitatori per accedere alle Rsa potrebbe diventare a carico del sistema sanitario e non a spese del cittadino o della struttura. La soluzione è stata ipotizzata dal dg Welfare della Regione, Giovanni Pavesi, in commissione Sanità del Consiglio regionale. Rispondendo a una richiesta in tal senso del consigliere Pd Carlo Borghetti, Pavesi ha affermato: “Molte Rsa sono organizzate per fare i tamponi, non vedo perché non possano farlo anche ai parenti degli ospiti” e “potrebbe essere una soluzione prevederli nella dotazione per gli screening periodici” che le Ats danno alle Rsa. Quindi, ha ipotizzato ancora il dg “potrebbe essere una nota che trasferiamo alle Ats che poi diano a loro volta come indicazione alle Rsa” #est

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