Discriminare gli spettatori con uno sconto a teatro se sono favorevoli al Ddl Zan

Milano

Il PD non riesuma solo l’antifascismo per bollare di razzismo chiunque sia di opinione diversa dal pensiero comune targato e definito a sinistra, ma ora ha trovato anche il modo di discriminare con lo sconto a chi va a teatro.  Infatti se non appoggi il ddl Zan il teatro costa di più. Il teatro promotore è Mtm, li’ngresso a soli 10 euro è per gli spettatori favorevoli alla legge. Come? Basterà presentarsi con la mano pitturata con una frase di appoggio alla legge pro gay.

Se l’iniziativa, in realtà banalizzante e riduttiva per una proposta così complessa, fosse del centrodestra, si sarebbe gridato allo scandalo, paventando un tentativo di corruzione, ma tutto è legittimo se è di colore rosso. E meraviglia che si possa fare proselitismo prima con il “sociologo” Fedez e oggi con un biglietto d’accesso al teatro.

«Lo sconto pro DdlZan sa tanto di strumentalizzazione di un tema delicatissimo per farsi pubblicità e attirare ulteriori fette di pubblico», dichiarano Fidanza e Sofo (FdI)  che promettono: «Chiederemo una verifica per capire se Mtm Teatro, che vanta sul proprio sito i patrocini del ministero dei Beni culturali e di Regione Lombardia, percepisca contributi pubblici per la propria attività. Se riscontreremo anomalie, ci batteremo perché questi fondi, soldi di tutti i cittadini, siano tolti a tutti coloro che li utilizzano per mettere in atto campagne discriminatorie».

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