Impressionante la manifestazione pro Palestina ma soprattutto anti Israele che ha richiamato almeno 2000 persone in Piazza Duomo.
Oltre a qualche centinaio di esponenti della sinistra radicale con bandiere rosse, c’erano soprattutto giovani e giovanissimi di origini arabe. Italiani o futuri italiani cresciuti nelle scuole italiane e nelle periferie milanesi, vestiti con marchi e capi che testimoniano una condizione sociale non disagiat , ma con un fanatismo religioso e un odio verso Israele che sembrava di stare a Gaza o a Tehran.
Fa pensare a quanti giovani cresciuti al Gratosoglio o a San Siro siano ispirati dalle immagini di Al Arabya o di siti super radicali, piuttosto che respirare i valori pacifici e democratici del paese dove vivono.
Colpisce che a distanza di migliaia di kilometri una ben oliata macchina della propaganda abbia richiamato in piazza Duomo in 24 ore ragazzi e ragazze (in maggioranza velate) che credono sia giusto sparare centinaia di razzi per fare stragi di civili per risolvere un problema di sfratti a Gerusalemme. Dopo la manifestazione i ragazzi sono tranquillamente sciamati verso shopping e aperitivi all’occidentale, ma prima hanno chiaramente espresso la loro cieca fiducia verso Hamas e altri gruppi terroristici. Parole che inneggiavano alla distruzione di Israele e del suo popolo urlate davanti la cattedrale cattolica di Milano e nella indifferenza totale di un Sindaco e di una sinistra che non vuole fare i conti con un problema serio: il rifiuto di ogni valore di pace e rispetto da parte di giovani molto ben indottrinati dal fanatismo religioso islamico.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Ma Fedez c’era?