Tante cose sono state dette e tante attese, ma ad una condizione, quella che vedeva Albertini candidato. Dopo il no, è inutile negare l’amarezza e il rimpianto per un competitor la cui concretezza d’azione era amore e conoscenza della città. Ed è superfluo contrapporre il suo pragmatismo inclusivo di tutte le fasce sociali con la visione parziale e subordinata ad una linea politica dell’attuale sindaco.
Da milanese mi spaventa la soddisfazione espressa da Sala, mi sbalordiscono le sue convinzioni per un buon lavoro svolto perché non promettono ascolto e partecipazione, ma dogmatismo decisionale. “Abbiamo lavorato sull’attrattività di Milano, non tanto perché è bello essere una città attrattiva ma perché porta tanto lavoro – ha aggiunto – e lo abbiamo fatto dopo l’Expo raddoppiando i turisti, portando tanti universitari stranieri e investimenti, noi abbiamo portato tanto lavoro”.
Sull’onda dell’EXPO (voluto dalla Moratti e accolto con sufficienza da Pisapia) sono arrivati turisti e scambi commerciali, è vero, ma poco ha giovato a moltiplicare il lavoro di chi ne aveva bisogno. La qualità delle università milanesi ha sbancato le classifiche mondiali per un lavoro progressivo ammirato da tutti e, si è vero che le Università attirano studenti stranieri. L’arte e la Bellezza di Milano si presentano con la semplicità di essere una città ricca di storia.
“Covid ha spazzato via parte di quello che abbiamo fatto e dovremo cominciare da capo, magari non proprio, però certamente di quello che abbiamo fatto vado fiero”. Ora non vorrei ripetere ed elencare i fallimenti già detti e scritti puntualmente, ma quell’essere fiero di aver dimenticato e abbandonato intere fasce sociali a cui non ha dato risposte è una vera preoccupazione per ciò che potrebbe succedere ancora.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_maggio_16/milano-isola-quartiere-si-trasforma-ciclabili-locali-dehors-immobiliare-investimenti-3c6244f8-b608-11eb-8229-cdeaa8e61468.shtml
”in Consiglio comunale il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale ha definito gli interventi urbanistici e la futura Ztl «improvvisati»
Improvvisati? Sono delle cagate pazzesche! Ma chi cazzo gliele ha chieste?
Cittadini siate pronti alla rivolta!
GRAZIE NENE, GRANDE