Museo Diocesano JACQUES HENRI LARTIGUE. L’invenzione della felicità 21 maggio – 10 ottobre

Cultura e spettacolo

Dal 21 maggio al 10 ottobre il Museo Diocesano ospita la mostra dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue (1894-1986), dal titolo L’invenzione della felicità

L’esposizione presenta 120 immagini, materiali d’archivio, libri quali il Diary of a Century (pubblicato con il titolo “Instants de ma vie” in francese) e riviste dell’epoca. Questi documenti ripercorrono la sua carriera, dagli esordi dei primi anni del ‘900 fino agli anni ‘80 e ricostruiscono la storia di questo fotografo e la sua riscoperta. Il 1963 è in tale contesto un anno cruciale: John Szarkowski, da poco nominato direttore del dipartimento di fotografia del MoMa – il Museum of Modern Art di New York, espone i suoi lavori al Museo newyorkese, permettendogli di raggiungere il successo quando Lartigue è vicino ormai ai settant’anni. Il percorso espositivo segue un ordine cronologico affiancato da focus sui principali momenti di riscoperta dell’opera di Lartigue, a cominciare dalla rassegna del museo newyorkese, durante la quale sono presentati i suoi primi scatti precedenti la prima guerra mondiale, che fanno di lui l’enfant prodige della fotografia. Ispirato dai giornali e dalle riviste illustrate di quest’epoca, Lartigue s’interessa alla ricca borghesia parigina che si ritrovava ai Gran premi automobilistici, alle corse ippiche di Auteuil, agli uomini e alle donne eleganti che le frequentavano.

A seguito del successo ottenuto con la mostra al MoMa, verso la fine degli anni ‘60, Lartigue incontra Richard Avedon e Hiro, due influenti fotografi di moda, che si appassionano alla sua arte. Avedon gli chiese di scavare nel suo archivio per riportare alla luce alcuni scatti per creare un ‘giornale’ fotografico. La selezione di queste immagini portò alla pubblicazione del volume, nel 1970, Diary of a Century che lo consacrò tra i grandi della fotografia del Novecento. Dagli anni ‘40 pubblica le sue fotografie su riviste, combinando i suoi incontri mondani e le inquadrature ricercate. Dopo l’approfondimento del periodo della sua riscoperta, le ultime sezioni si concentrano sugli anni ‘70 e ‘80, segnati dalle collaborazioni con il cinema, dove lavora come fotografo di scena per numerosi film, e della moda. L’occhio di Lartigue non riuscì mai ad allontanarsi dalla vita di tutti i giorni, immortalando sempre molti dettagli curiosi e carichi d’ironia. Nella sala video saranno presentati due filmati; il primo, Bonjour Monsieur Lartigue, è un documentario/intervista all’artista, realizzato da Elisabetta Catalano in occasione della mostra omonima del 1982 al Grand Palais di Parigi; il secondo, Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità. Fotografie, prodotto dalla Casa dei Tre Oci e dalla Donation Lartigue, propone una selezione di opere del maestro francese.

Note biografiche

Jacques Henri Lartigue nasce il 13 giugno del 1894 a Courbevoie (nella regione dell’Île-de-France) da una famiglia facoltosa, il padre Henri è un uomo d’affari appassionato di fotografia. Nel 1899 la famiglia si trasferisce a Parigi. All’età di sette anni riceve in regalo dal padre la sua prima macchina fotografica. La sua attività di fotografo inizia qui: scatta e sviluppa le foto dapprima con l’aiuto del genitore, dopo da solo. Ritrae il mondo che gli sta attorno, parenti, amici, la quotidianità della borghesia. A partire dal 1904 inizia con alcuni esperimenti fotografici. L’esempio più rappresentativo di queste prove è costituito dalle sovrimpressioni per creare foto di “pseudo fantasmi”. Automobili e aeroplani, più in generale il movimento, diverranno poi tra i suoi soggetti preferiti. In questi anni comincia a delinearsi la filosofia che caratterizzerà tutta la sua vita: il culto della felicità, la ricerca di un idillio che non possa essere turbato da traumi profondi. Tale ideale, che si rispecchia a pieno con il periodo della Belle Époque, viene rappresentato dalle fotografie di serate mondane e eleganti dame a passeggio al Bois de Boulogne, che lo interessano fin da giovane. In piena prima guerra mondiale decide di dedicarsi alla pittura. In questi anni, lavora anche come scenografo, illustratore e fotografo di scena, iniziando a frequentare personalità di spicco del mondo dell’arte e cinema.

Grazie ad Albert Plecy, influente personalità del mondo della fotografia in Francia, nel 1954 viene fondata l’associazione Gens d’Images e Lartigue ne diviene il vicepresidente. L’anno seguente Lartigue espone per la prima volta le sue fotografie alla Galerie d’Orsay, accanto ai lavori di Brassaï, Doisneau, e Man Ray. Il suo nome comincia a circolare, ma la vera fortuna come autore fotografico arriva nel 1963, anno in cui il MoMA di New York gli dedica la personale The Photographs of Jacques Henri Lartigue. Il portfolio della mostra viene pubblicato sul vendutissimo numero di Life dedicato all’assassinio del presidente Kennedy, e il nome e l’opera del fotografo vengono resi noti ad un pubblico vastissimo. Altre esposizioni e la pubblicazione di vari libri dedicati alla sua opera, fra i quali The Family Album, edito da Ami Guichard nel 1966, e Diary of a Century, ideato da Richard Avedon, ne rafforzeranno in seguito la fama, al punto che nel 1974 diventerà fotografo ufficiale del presidente francese. Da allora, pur continuando a fotografare per se stesso, dedicherà molto del suo tempo alle commissioni di riviste di moda e arti decorative. Muore il 12 settembre del 1986 a Nizza, all’età di novantadue anni, restando nell’immaginario della gente come il testimone privilegiato di un’età d’oro. Nel 1979, Jacques Henri Lartigue donò la sua collezione di fotografie, diari e macchine fotografiche allo stato francese. Le opere sono conservate alla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, e la Donation Jacques Henri Lartigue conserva e gestisce la collezione.

Orari e biglietti:

Museo Diocesano + mostre (ingresso da piazza Sant’Eustorgio):

martedì-domenica, 10.00-18.00

La biglietteria chiude alle 17.30

Prenotazione obbligatoria nei weekend (www.midaticket.it/eventi/museo-diocesano-di-milano)

intero: €8,00; ridotto: €6,00

Solo mostra Lartigue (ingresso da corso di Porta Ticinese 95):

tutti i giorni, 18.00-22.00

mostra+prima consumazione Chiostro Bistrot: €12,00

Gli orari potranno subire dei cambiamenti in ordine alle future disposizioni in materia di contenimento della pandemia.

Informazioni: www.chiostrisanteustorgio.it

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