ATM ha un bilancio con un forte deficit, ma ha promosso un piano con 600 assunzioni di aspiranti autisti, macchinisti, operai. Per il maxibando sono poche le domande di partecipazione . «Il problema è la mancanza di candidature a tutti i livelli, sia per gli autisti sia per posizioni considerate più alte. Stiamo facendo molta fatica ad assumere».
Ad ammetterlo davanti ai consiglieri comunali della commissione Mobilità, riferisce Il Corriere, è il direttore generale Arrigo Giana. “Il tema è sicuramente economico — spiega Giana — anche se non è così basso il nostro trattamento, ma riscontriamo una certa differenza tra il mercato privato e il nostro, differenza giustificata da un sistema di welfare e sicurezza totalmente diverso».
I dipendenti ATM nel loro blog sentenziano “Stipendio non sufficiente per vivere in una città come Milano! Non solo, troppe responsabilità rendono il lavoro in ATM poco appetibile!!” Ed è la sintesi, della non attrattività di Milano. Chi ha da tempo notato la vertiginosa crescita di prezzi per chi lavora e risiede a Milano, osservava una realtà spiacevole ma vera e a maggior ragione il carovita per chi si trasferisce è davvero problematico. La seconda e forse ancora più importante componente che determina l’assenza di domande è la mancanza di sicurezza con cui lavorano gli operatori in ATM sempre sull’orlo di un’aggressione improvvisa, in una città che può diventare pericolosa. Ma la sicurezza non è “cosa” di cui si preoccupa Sala
