Il Comune di Milano sta facendo un test in Corso Buenos Aires in vista dei lavori dei prossimi mesi che prevedono di allargare i marciapiedi con la posa di alberi in vaso a livello strada. L’iniziativa prevede il mantenimento della pista ciclabile tracciata nel 2020 e l’eliminazione della sosta dal corso. I lavori interesseranno gli isolati tra Scarlatti e Pergolesi come anticipo di una riqualificazione più generale. “Oggi ci serviva analizzare le dimensioni delle strutture, sui materiali stiamo invece ancora facendo un affinamento. Le dimensioni dei vasi consentono degli alberi più alti di quelli posti oggi a prova, anche perché nel progetto è integrato il sistema di irrigazione” ha scritto sui social network l’assessore all’urbanistica, Pierfrancesco Maran.
E poco distante troviamo alcuni dei luoghi preferiti dai migranti, dei loro bivacchi incontrollati, della loro “libertà” di usare gli spazi per i loro bisogni personali. Testimonia Libero “Arrivando da corso Buenos Aires, è impossibile non notare i bivacchi già intorno ai Bastioni di Porta Venezia, che poi si fanno più fitti proprio sulla collinetta, dove molti extracomunitari trascorrono anche la notte. Spesso fanno gruppo, si accampano in quattro o cinque e stendono i propri sacchi a pelo sull’erba. Si lavano nelle fontane, lasciano in giro rifiuti e vestiti, e si servono dell’area, naturalmente, anche come toilette personale.
«Uno dei problemi principali di chi dorme lì o ai giardini è la questione dei bisogni corporali» spiega Enrico Pluda, presidente dell’associazione Agiamo (Amici dei Giardini Montanelli). «Vengono fatti un po’ dappertutto, sotto i cespugli o negli anfratti: l’igiene ne risente molto, soprattutto per cani e bambini se non vengono tenuti sotto stretto controllo». Un problema, quest’ultimo, che si risolverebbe facilmente se solo gli “abitanti” si servissero dei bagni pubblici presenti nei giardini. «Questa zona è da sempre mal frequentata e con l’arrivo dell’estate la situazione peggiora. Nei mesi scorsi avevano occupato il dehor di un bar che c’è li vicino e poi si sono spostati» … Lo stesso accade sulla collinetta di viale Vittorio Veneto, nei pressi dei Bastioni a pochi metri di distanza e perfino in piazza Oberdan, dove pure c’è molto passaggio di pedoni. Un quadro non certo gradevole alla vista, né per i clienti dei locali vicini che si trovano a dover consumare l’aperitivo davanti a questi raduni né per chi passa di lì per andare a fare attività fisica al parco o per portare fuori il cane. Ma oltre a non essere uno spettacolo gradevole, la presenza costante di questi accampamenti influisce sul senso di sicurezza di chi frequenta la zona, soprattutto se si tratta di persone sole o di adulti con bambini.”