Nel primo sabato sera con il coprifuoco posticipato di un’ora, Rai1 e l’Eurovision Song Contest raccolgono quattro milioni e mezzo di spettatori davanti allo schermo Tv. Il gruppo romano dei Maneskin vince a sorpresa e, all’istante, la macchina del fango anonimo dei social (complici i media irresponsabili che li seguono) si mette in moto, sollevando un polverone che lascia tutti sconcertati oltre a presentare aspetti al limite della legalità. Che razza di Europa siamo diventati, se perfino la vittoria di quattro giovanissimi in una gara musicale è il pretesto per dire cose che non avremmo mai voluto sentire? Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan sono quattro ragazzi tra i venti e i ventidue anni che, dopo aver vinto XFactor e Sanremo, hanno avuto il torto di accaparrarsi il favore del pubblico europeo che li ha votati, ribaltando il giudizio meno favorevole delle giurie dei ventisei paesi partecipanti all’ESC. L’appuntamento 2022 della gara europea, come da regolamento, si svolgerà in Italia. Apriti cielo: la prima “chicca” arriva da Jan Smit, presentatore olandese della manifestazione, che parla di un viaggio verso “il paese della pizza e della sambuca”.
Nel frattempo i social, soprattutto quelli della grande sconfitta, la Francia, si mettono in moto con le allusioni denigratorie. La giornalista del magazine francese Paris Match, Mariana Grépinet, li insegue e il gioco è fatto. In conferenza stampa, un giornalista svedese riprende la fake new e parte la doccia fredda: “Mentre vi riprendevano, durante l’attesa delle votazioni, Damiano si è chinato sul tavolo per assumere cocaina?”. Il cantante è basito, ma reagisce con la massima calma, dicendo di non scherzare, che stava raccogliendo un bicchiere rotto e che nessuno della band ha mai assunto droghe; in seguito, si rende disponibile a sottoporsi alle analisi del sangue. Ma evidentemente non basta. In un tweet, il conduttore francese Cyril Hanouna, molto famoso in patria ed amico del presidente Macron, invoca addirittura la squalifica per il gruppo italiano. Perfino Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, in un’intervista radiofonica ha parlato di onorabilità del concorso, riferendosi alla vicenda. Lo stesso sito dell’Eurovision Song Contest è pieno di commenti denigratori nei confronti della vittoria italiana e (udite, udite) molti si scagliano contro i Maneskin che “fanno uso di droghe” e “suonano il rock”, mentre qualcuno si domanda se è questa l’immagine che vogliamo dare dell’Italia. Probabilmente, fuori dai nostri confini, c’è chi preferisce la versione degli eterni impastatori di pizza e produttori di riprovevoli bevande alcoliche. (fonte ArtsLife)
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